Comprare casa nel 2025: prezzi, tendenze e mutuo

Il 2025 si sta confermando un anno vivace per il mercato immobiliare italiano. Dopo un biennio di rallentamenti e incertezze, le compravendite tornano a crescere in molte aree del Paese, trainate da una domanda più elevata e da un’offerta che, pur restando limitata in certi segmenti, si sta adattando alle nuove esigenze abitative.

Il quadro, però, non è uniforme: accanto a città dove i prezzi continuano a salire, ce ne sono altre in cui le quotazioni restano stabili o registrano lievi cali. In questo scenario variegato, capire come si stanno muovendo i prezzi, quali tendenze si stanno consolidando e cosa comporta oggi richiedere un mutuo diventa fondamentale per chi sta pensando di acquistare casa.

I prezzi del mercato immobiliare

Il panorama immobiliare del 2025 conferma la forte eterogeneità tra le diverse aree del Paese, e i valori di compravendita riflettono questa disomogeneità. Nel primo trimestre dell’anno, il prezzo medio delle abitazioni è cresciuto tra il +3% e il +4,5% rispetto al 2024, con variazioni anche molto distanti da città a città. Verona (+8,1%), Firenze (+7%) e Roma (+6,2%) guidano la classifica degli aumenti, mentre Milano, pur mantenendo il primato di piazza più cara con circa 5.530 €/m², mostra un incremento più contenuto (+1,4%).

A livello regionale, il divario resta netto: in Trentino-Alto Adige si toccano i 3.556 €/m², tra i valori più alti d’Italia, mentre in Calabria si scende fino ai 950 €/m². Anche all’interno della stessa città emergono differenze significative tra quartieri centrali e periferici, spesso legate alla presenza di infrastrutture, servizi e progetti di riqualificazione urbana.

Un ulteriore elemento che incide sull’andamento dei prezzi è la scarsità di offerta in alcune aree ad alta domanda: nei centri storici e nelle zone universitarie la riduzione degli immobili disponibili ha compresso gli spazi di trattativa, portando lo sconto medio dagli annunci a circa il 7–8%. Al contrario, in mercati meno dinamici e nelle province con popolazione in calo, i margini di negoziazione restano ampi e gli aumenti di prezzo più contenuti.

Le principali tendenze del momento

Le dinamiche di prezzo del 2025 si intrecciano con cambiamenti più ampi nelle preferenze di chi compra casa. Nelle grandi città, la riqualificazione di ex aree industriali e la creazione di nuovi poli residenziali stanno spostando la domanda verso quartieri un tempo considerati marginali, oggi rivalutati grazie a servizi, spazi verdi e connessioni di trasporto potenziate.

La sostenibilità è un altro driver rilevante: l’interesse per immobili ad alta efficienza energetica è in crescita, con un ventaglio sempre più ampio di soluzioni anche grazie a quanto stabilito dalle normative europee. Case in classe A o B, anche se più care all’acquisto, trovano acquirenti disposti a investire per i benefici a lungo termine e, in alcuni casi, per accedere a mutui green con condizioni agevolate.

Anche il fattore demografico gioca un ruolo rilevante. L’aumento di famiglie unipersonali e la maggiore mobilità lavorativa spingono la ricerca di appartamenti di dimensioni più contenute, facili da gestire e rivendere. Al contrario, nelle aree periferiche e nei piccoli centri continua l’interesse per metrature più ampie, spesso abbinate a spazi esterni, che restano più accessibili dal punto di vista economico.

La maggior parte delle compravendite passa per l’accensione di un mutuo

In un mercato immobiliare così variegato e con tendenze in costante cambiamento, un trend rimane costante: la maggior parte degli investimenti passa per l’accensione di un mutuo.

In questa fase, la richiesta risulta più favorevole, visti i recenti tagli ai tassi decisi dalla Banca Centrale Europea, che hanno reso alcune proposte più sostenibili rispetto agli anni passati. Il calo del costo del denaro sta riportando in primo piano soprattutto prodotti a tasso fisso di lunga durata, scelti da chi punta a tutelarsi da eventuali rialzi futuri da parte della BCE.

Naturalmente, prima di procedere all’erogazione, ogni istituto di credito procede a effettuare una serie di valutazioni sulla storia finanziaria del cliente, sull’immobile e su altri criteri stabiliti internamente. È fondamentale in questa fase sapere bene quali sono i requisiti per ottenere un mutuo, in modo da velocizzare la pratica e minimizzare il rischio di incorrere in intoppi.

Quali prospettive per la fine del 2025

L’ultima parte del 2025 sarà un banco di prova importante per il mercato immobiliare italiano.

Se il trend di riduzione dei tassi dovesse proseguire, potremmo assistere a un ulteriore incremento delle richieste di mutuo nel periodo autunnale, tradizionalmente più vivace per le compravendite.

Sul fronte dei prezzi, ci si aspetta un andamento tendenzialmente stabile nella maggior parte delle città, con possibili ritocchi al rialzo nelle zone dove la domanda supera costantemente l’offerta.

Per chi sta pianificando l’acquisto, gli ultimi mesi dell’anno offriranno quindi un contesto in cui rapidità di decisione e preparazione finanziaria potranno fare la differenza tra concludere un affare o perdere un’occasione.

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