Chiedeva sesso in cambio di voti alti. Arrestato un professore universitario

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La vita universitaria può non essere semplice e tanti sono gli ostacoli che si possono incontrare nell’arco della propria carriera, tra materie che non sempre possono essere semplici da “digerire” e difficoltà legate ad esami che in qualche occasione può essere necessario ripetere, ma la situazione può complicarsi ulteriormente se a mettersi di mezzo sono situazioni che coinvolgono docenti che invece di sfruttare il proprio tempo per il solo insegnamento, mettono alcuni studenti di fronte a scelte che, con lo studio, nulla hanno a che fare.

E’ già accaduto in passato in alcune occasioni, anche in Italia, che venissero alla luce situazioni in cui alcuni professori universitari decidevano di sfruttare a proprio vantaggio la posizione occupata per chiedere soldi o addirittura favori sessuali a studenti e studentesse in cambio di un trattamento di favore o, addirittura, la sicurezza di superare un esame, e un nuovo caso è finito proprio in questi giorni al centro delle cronache nostrane, precisamente a Torino, dove un professore universitario è stato arrestato.

Secondo le informazioni trapelate fino a questo momento è successo presso l’Università degli Studi di Torino, precisamente nella Facoltà di Giurisprudenza, che un professore associato di 47 anni, sia stato arrestato con l’accusa di concussione per aver tentato di ricattare una studentessa promettendo voti alti in cambio di rapporti sessuali. Il professore, secondo le prime ricostruzioni venute fuori dalle indagini, ancora in corso, era già conosciuto in Facoltà per essere particolarmente propenso a importunare giovani studentesse, ma in pochi sembrano aver pensato che sarebbe arrivato fino a questo punto.

Secondo l’accusa derivante dalla denuncia di una studentessa, tutto sarebbe iniziato quando il professore associato, navigando su una chat erotica, avrebbe scovato un profilo che avrebbe associato ad una sua studentessa. Sfruttando questa scoperta, l’uomo avrebbe quindi deciso di minacciare la ragazza di diffondere la notizia, chiedendole rapporti sessuali e foto intime e promettendole anche voti alti. La ragazza ha deciso di denunciarlo, dichiarando inoltre di non aver mai frequentato chat erotiche, e l’uomo è stato arrestato per evitare l’inquinamento delle prove ma soprattutto la reiterazione del reato. Adesso l’uomo si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione, a Bologna.

Stando alle informazioni trapelate, il professore associato, in merito alla vicenda, era stato persino sospeso dall’università, e adesso i responsabili dell’indagine hanno fatto un appello alle altre studentesse che potrebbero aver subito lo stesso trattamento, chiedendo di farsi avanti e denunciare altri episodi analoghi che potrebbero aver coinvolto il 47enne.

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