Charlie Gard deve morire. Il sì anche della Corte Europea dei Diritti Umani

Arriva il sì anche della Corte europea dei diritti umani a seguire quello dei tribunali del Regno Unito nei diversi gradi di appello: il piccolo Charlie Gard deve morire. Questa la richiesta iniziale del medici del Great Ormond Street Hospital, centro pediatrico di Londra, propensi a staccare la spina al neonato di dieci mesi affetto da una grave e rara malattia giudicata incurabile. Una malattia che gli porterebbe solo enormi sofferenze.

Il piccolo è affetto dalla sindrome di deperimento mitocondriale e i giovani genitori hanno tentato di tutto per salvarlo, anche portarlo in America per sottoporlo a cure sperimentali non disponibili in Gran Bretagna. Sono stati aiutati da 83mila persone che si sono unite in una colletta che ha raggiunto la cifra di 1,3 milioni di sterline, il necessario per pagare il trasferimento e le costosissime terapie negli Usa. Il tentativo è stato però vano.

Ieri infine la Corte Europea per i diritti dell’uomo ha respinto l’appello dei genitori di Charlie seguendo quanto detto dai suoi medici: il bimbo non ha speranza di sopravvivere e i genitori dovranno rassegnarsi a veder morire il figlio. Secondo i giudici le ulteriori cure non farebbero che peggiorare la situazione.

Ora a dieci mesi Charlie è cieco e muto e secondo i medici che lo seguono è ormai in stato vegetativo. Quindi si aspetta di veder staccare la spina nei prossimi giorni, quando medici e famiglia si saranno accordati sulle tempistiche.

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