Celebrare le donne non un giorno, non un mese… sempre!

Se mostriamo le nostre emozioni siamo drammatiche, se vogliamo giocare contro gli uomini ci definiscono matte e se sognamo pari opportunità siamo illuse. Quando pretendiamo qualcosa siamo sconvolte e quando siamo troppo brave c’è qualcosa di sbagliato in noi…se ci arrabbiamo siamo isteriche e pazze, ma con la sana e giusta “pazzia” abbiamo raggiunto tanti risultati impensabili, nello sport, nella scienza, nella vita, nel mondo. Un famoso brand sportivo invitava tutte le donne a fare tutto ciò che si sentivano dal profondo del cuore, forti nelle loro emozioni, semplicemente speciali nella loro unicità. E così è ogni donna: unica e speciale, nella vita quotidiana, negli impegni che la vita ogni giorno presenta, ognuna con una storia da raccontare.
Quella di Maayan Bazack inizia nel 1986 a Tel-Aviv in Israele.
Capelli rossi, carattere poliedrico e una passione grande, quella per la musica.
In 19 anni d’esperienza nel settore dell’hospitality matura una vasta prospettiva sul modo migliore di veicolare il messaggio musicale modulandolo e adattandolo sui bisogni di un pubblico consapevole e variegato.

Si cimenta in diversi campi, unendo e mescolando insieme i suoni del funk, del soul, del hip-hop, della disco house e della beats.
Dal 2015 Maayan, in arte Dj Minidilo, inizia il suo percorso affiancata dalla musica, prima a Tel-Aviv (Peacock, Bootleg, Cookies & Cream, Lucifer), poi Berlino (Layla Berlin, Prism), Copenaghen (Barabba), Roma (Chapter, Oro Whisky Bar, Drop Monti, W Rome Hotel).

Esperienze umane ed artistiche che si fondono in uno stile solido alla console e in un sound al servizio dell’atmosfera della serata, smooth e scevro da protagonismi. Il suo più grande piacere è selezionare una serie di titoli e vedere il pubblico ballare divertendosi, ordinare un altro drink ed infine avvicinarsi alla consolle magari per chiedere il titolo della canzone anziché “shazamarla”.

Maayan infatti considera la musica un linguaggio universale, al pari della matematica e della fisica – per questo è fermamente convinta che sia necessario inserire nell’equazione elementi fatti di simboli comuni, facilmente decodificabili dalla mente e tradotti subito dopo dal corpo sotto forma di vibrazioni positive.

Le esperienze in giro per il mondo l’hanno educata a comunicare superando le barriere linguistiche, spingendola a mettersi in sintonia con il prossimo e a vibrare al diapason con esso.
E non ci sono limitazioni, ostacoli o barriere per una donna innamorata della vita che guarda la strada davanti a se!

Commenta