Business Intelligence: come proteggere la propria attività

Le attività di un’azienda sono esposte a diversi fattori di rischio. Questi possono concretizzarsi in svariati modi, in relazione ai numerosi contesti economici e finanziari all’interno dei quali l’azienda può ritrovarsi ad operare. Per prevenire tali rischi, o mitigarne il più possibile gli effetti negativi, un’azienda può rivolgersi ad un’agenzia di investigazione privata; molte offrono anche la possibilità di ricevere consulenza o informazioni tramite i propri portali online, come ad esempio https://www.inside.agency/, dove poter scegliere il servizio che più si adatta alle proprie esigenze. Di seguito, vediamo in dettaglio quali sono gli strumenti investigativi a disposizione di chi vuole tutelare gli interessi della propria attività.

Cos’è la Business Intelligence

L’espressione ‘Business Intelligence’ indica tutte le operazioni investigative volte alla tutela ed allo sviluppo di un’azienda. Per questo abbraccia investigazioni e indagini di controllo di varia natura, dalla ‘due diligence‘ di carattere preventivo alle rilevazioni per l’analisi e la gestione del rischio (‘risk analysis’ e ‘risk assessment’). Ovviamente, questo tipo di indagini può essere svolto sia a livello nazionale, sia a livello internazionale, a seconda della sede legale del soggetto o dei soggetti delle investigazioni.

Due Diligence e Compliance Check

Due diligence‘ vuol dire ‘diligenza dovuta’ o ‘diligenza necessaria’; l’espressione si riferisce all’insieme di verifiche e controlli, svolti nella maggior parte dei casi in maniera volontaria, che si mettono in atto durante le fasi preliminari di un accordo tra due soggetti.

I casi più esemplari in cui vengono commissionate indagini di due diligence sono quelli in cui due aziende stanno valutando la possibilità di stipulare un accordo che possa prevedere l’acquisizione di uno dei due soggetti da parte dell’altro, oppure una collaborazione commerciale (co-marketing o co-branding). Lo scopo della due diligence è quello di fornire al committente tutte le informazioni più importante relative alla controparte; nello specifico, gli investigatori utilizzano svariati canali e diverse tipologie di fonti per ricostruire un prospetto chiaro ed esaustivo relativo al soggetto sottoposto ad indagine.

I risultati delle indagini vengono poi riassunti e riportati in una relazione, all’interno del quale vengono esplicati il lavoro svolto e i risultati ottenuti. Questi possono giocare un ruolo molto importante all’interno della strategia degli attori coinvolti nelle negoziazioni per un accordo o una fusione aziendale: i riscontri investigativi, infatti, possono orientare in un senso (o nell’altro) le reciproche strategie ed influenzare in maniera significativa l’intero processo decisionale.

Come si svolgono le indagini

Che si tratti di due diligence o ‘compliance check’ (ovvero l’analisi di eventuali precedenti rilevanti di natura giudiziaria o legale), le indagini partono sempre dall’acquisizione dei dati di identificazione del soggetto indagato, sia si tratti di una persona fisica (generalità, domicilio e altro) sia si tratti di un’azienda (ragione sociale, sede legale e così via). Una volta acquisiti, tali dati vanno verificati, utilizzando la vasta gamma di fonti messa a disposizione dal web (media, fonti istituzionali, archivi) per effettuare un raffronto e riscontrare eventuali discrepanze da portare all’attenzione del committente delle indagini.

La verifica della ‘compliace’ passa attraverso l’individuazione di eventuali cause legali, ingiunzioni, protesti e altri precedenti di rilievo. Non meno importante è la fase di indagine che valuta la reputazione di un possibile partner commerciale (nell’ottica di un esame del rischio reputazionale) e, soprattutto, la stabilità economica e finanziaria dello stesso (rischio operativo). Questo genere di verifiche può rivelarsi particolarmente utile nel caso in cui si profili una partnership con un’azienda o un soggetto estero, nel momento in cui la dislocazione geografica può rendere meno agevole il reperimento di informazioni importanti. Il quadro che emerge dal rapporto fornito dagli investigatori può essere utilizzato anche in un altro processo di tutela e sviluppo dell’azienda: la gestione del rischio. Quest’ultima, una volta identificati ed analizzati i fattori di rischio, prefigura gli scenari in cui tali rischi possono concretizzarsi, al fine di predisporre le necessarie contromisure.

 

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