#BREXIT – Incertezza sul futuro degli studenti europei nel Regno Unito

La Brexit è uno dei temi politici più discussi delle ultime settimane (o per meglio dire, dell’ultimo anno). L’intero mondo si interroga su quali saranno le sorti del Regno Unito in caso dovesse abbandonare l’unione Europea senza definire un accordo che regoli gli scambi econimici tra i diversi paesi e il diritto dei cittadini Europei che vogliono entrare nel territorio britannico (che sia per motivi lavorativi o di puro svago).

Il governo britannico ha avviato il procedimento di uscita nel marzo 2017 ed il Regno Unito dovrebbe ufficialmente lasciare l’Unione europea il 29 marzo 2019, indipendentemente dal fatto che sia stato istituito un nuovo accordo con l’UE. La date ufficiale di uscita potrebbe però essere posticipata, sia per permettere al parlamento britannico di redigere un nuovo accordo con l’unione europea, sia per lasciare spazio ad un nuovo, ed eventuale, referendum.
Ma quali saranno gli effetti della Brexit sulle migliaia di giovani europei che vorrebbero scegliere di proseguire i loro studi nel territorio britannico?

Martedì il primo ministro britannico Theresa May ha annunciato che il Regno Unito non ha intenzione di limitare i visti studenteschi dopo la Brexit, ma gli studenti europei che desiderano iscriversi nelle università britanniche potrebbero dover affrontare un massiccio aumento delle tasse universitarie.

Al momento, gli studenti dell’UE sono considerati studenti alla pari dei loro colleghi britannici e sono dunque esonerati dalle tasse più elevate applicate agli studenti internazionali. Al giorno d’oggi, quindi, gli studenti britannici e gli studenti europei pagano lo stesso ammontare di tasse universitarie.
L’istruzione superiore è un settore di pregio per il Regno Unito, con le università britanniche che regolarmente superano le classifiche mondiali. La maggior parte delle istituzioni, temendo che l’uscita del paese dal blocco dei 28 paesi possa seriamente compromettere la loro capacità di attrarre studenti e personale, hanno chiesto al governo di chiarire l’incertezza.

Theresa May ha cercato di placare alcuni di questi timori, assicurando al settore e ai futuri studenti stranieri che non ci sarebbe stato un tetto per i visti degli studenti, il che significa che gli studenti europei, così come i loro colleghi provenienti dal resto del mondo, avranno ancora libero accesso al Regno Unito.

Le dichiarazioni della May, però, non fanno chiarezza sulla questione tasse universitarie. Quanto si ritrovano a pagare i nostri studenti che vogliono proseguire il proprio percorso di studi nel Regno Unito?

Al momento le tasse universitarie per gli studenti europei, così come per i loro colleghi britannici, si agirano intorno alle 10.000 sterline l’anno. Gli studenti internazionali, solitamente classificati dalle università come “overseas”, pagano invece dalle 10.000 sterline fino ad arrivare alle 60.000 sterline l’anno. In caso la May non specifichi, prima della Brexit, che gli studenti europei non subiranno variazioni nel quantitativo di tasse da pagare, si ritroveranno a pagare le stesse cifre dei loro colleghi “overseas”.

Le singole università continuano ad inviare email agli aspiranti studenti cercando di chiarire la situazione, ma finché il governo non prenderà una posizione definita sull’argomento è difficile capire in che modo le singole università possano agire.

 

Commenta