Bodybuilder 25enne muore a causa di una dieta ricca di proteine

Qualsiasi disciplina sportiva è strettamente collegata alla salute del corpo, richiedendo inevitabilmente che l’atleta abbia un fisico in condizioni di salute ottimali, per raggiungere traguardi importanti e ottenere i risultati per i quali passa molto tempo ad allenarsi, e certamente una disciplina apprezzata da molte persone in tutto il mondo che, in determinati casi, non manca di generare anche qualche polemica, è il cosiddetto bodybuilding (o culturismo), che spinge gli atleti a importanti sessioni di allenamento per scolpire il corpo evidenziando e aumentando la massa muscolare.

Come tutte le discipline, tuttavia, prima di iniziare a praticarla è consigliabile essere seguiti da professionisti, effettuando anche controlli per mantenere sotto controllo la propria salute, un consiglio che non sempre viene seguito, ma che in determinati casi, come quello avvenuto nei giorni scorsi, avrebbe potuto impedire la prematura morte di una 25enne che si stava preparando per una competizione, ma che ha perso la vita a causa di una dieta ricca di proteine.

La protagonista di questa tragica vicenda si chiamava Meegan Hefford ed era un’istruttrice paramedico e madre di due bambini che da tempo aveva deciso di dedicarsi al bodybuilding. La ragazza aveva scelto di partecipare ad una competizione che si sarebbe tenuta il mese prossimo, e per questo stava seguendo un intenso programma di allenamento in palestra, integrandolo con una dieta iper-proteica che l’avrebbe aiutata a preparare il suo corpo. Proprio questa dieta, tuttavia, sarebbe stata la causa della morte della giovane.

Secondo le informazioni confermate, normalmente questo tipo di dieta non può causare la morte di una persona, ma sfortunatamente Meegan non sapeva di essere affetta da una malattia rara che colpisce solo 1 persona su 8000, conosciuta come disturbo del ciclo dell’urea, che impedisce al corpo di scomporre le proteine. Seguire una dieta particolarmente ricca di proteine, a quanto pare, ha portato ad un accumulo eccessivo di ammoniaca nel sangue che ha compromesso la salute della ragazza, provocando gravi danni cerebrali e portando quindi alla morte. Meegan è stata trovata senza sensi nella sua casa situata nell’Australia Occidentale ma nonostante l’intervento dei medici è morta pochi giorni dopo il ricovero in ospedale.

La madre di Meegan, intervistata da The Independent, ha fatto sapere che la figlia negli ultimi tempi lamentava una eccessiva stanchezza, ma evidentemente ha sottovalutato questo campanello d’allarme. La madre della bodybuilder, tuttavia, ha evidenziato la necessità di adottare adottino maggiori controlli legati alla vendita di integratori alimentari che, usati in maniera errata, possono avere conseguenze negative per la salute.

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