Aveva rapito la figlia portandola in Siria: fermato Karat dopo 5 anni. Giallo sulla bimba

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Anche se certi eventi sembrano fermare il tempo, sono passati già cinque lunghissimi anni da quando il siriano Mohamed Houda Karat aveva portato via dall’Italia la sua piccolissima figlia Emma, sottraendola alla madre Alice Rossini che vive a Vimercate (Monza). L’aveva portata in Siria per poi far perdere completamente le tracce fino a qualche giorno fa, quando le autorità italiane in Turchia hanno segnalato al legale della donna, che Karat è stato fermato ad Ankara per esecuzione del mandato di arresto internazionale di minore.

Ho parlato con il ministero – ha detto l’avvocato della donna, Luca Zita –. Kharat è stato arrestato e portato in un centro di detenzione turco per stranieri, ma mi hanno detto che potrebbe essere rimandato in Siria dove, immagino, svanirebbe nel nulla. L’ambasciatore italiano ad Ankara e il ministero mi hanno detto infatti che la Turchia potrebbe non estradarlo in Italia, ma secondo il trattato di Parigi e la convenzione dell’Aja, gli estremi ci sono tutti”.

Si apre così uno spiraglio, una boccata d’aria per una donna che da anni non può abbracciare la figlioletta che oggi ha circa 7 anni. Sulla bambina il giallo è ancora aperto, non è chiaro dove possa stare e con chi ma è l’unica possibilità dopo anni di ritrovarla e portarla nuovamente a casa.

In questo lungo lasso di tempo la madre non ha mai perso le speranze e le forze di provare ogni strada per ritrovarla. Aveva visto la figlia in un filmato sulla guerra in Siria, riconoscendola insieme al padre su un pick up ed era anche riuscita a sentirla telefonicamente grazie alla trasmissione Le Iene. Era andata con loro al confine tra Turchia e Siria con gli inviati della trasmissione che erano riusciti a contattare Kharat, senza però riuscire a far tornare con loro la bambina.

Ieri Alice Rossini ha rilasciato una dichiarazione all’Agenzia Ansa: “Il nostro paese non vale nulla se non porta a casa mia figlia“.
Una vicenda dolorosa quella della famiglia della bambina rapita. I due genitori si erano conosciuti alla fine del 2006 e dopo quattro mesi erano andati a vivere insieme. Nel 2008 si sono sposati e dopo altri due anni è nata la bimba prematura. Da quel momento erano iniziate le liti fino a quando Karat picchiò la moglie e lei decise di andar via da casa portando con sé la bambina.

Solo nel 2011 decisero per una separazione consensuale con le visite nel fine settimana per il padre. Il 18 dicembre dello stesso anno disse alla ex moglie che avrebbe riportato a casa la figlia con un paio d’ore di ritardo perché aveva una festa in famiglia. A quell’appuntamento non si fece mai vedere. Dopo una notte insonne la madre andò dai Carabinieri per fare la denuncia e in quel mentre le arrivò un SMS in cui Karat intimava la moglie di fare attenzione a quello che faceva perché altrimenti la bambina sarebbe tornata da lei dentro “una bara bianca”. Poi qualche altro contatto sporadico con richieste monetarie per rimandare a casa la figliaalice_rossini_emma_houda. Su di lui pende una condanna di 10 anni per sottrazione di minore.

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