Attrice cinese muore per un linfoma dopo aver rifiutato la chemioterapia

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Che la medicina abbia fatto importanti passi in avanti nel corso degli ultimi decenni è un dato di fatto, e ciò ancora di più se si pensa alla lotta ai diversi tipi di tumore che possono colpire gli esseri umani, con terapie che riescono a contrastare e in molti casi a debellare la malattia ampliando l’aspettativa di vita dei pazienti, con cure come la chemioterapia e la radioterapia che possono avere effetti collaterali pesanti, ma che al tempo stesso possono fare la differenza tra la vita e la morte.

Negli ultimi mesi hanno fatto molto discutere, generando discussioni e polemiche, i casi delle donne italiane morte dopo aver rifiutato la chemioterapia, affidandosi a cure alternative che non sono accettate dalla comunità scientifica, ed è in parte ciò che si è verificato di recente in Cina, dove una giovane attrice è morta a causa di un linfoma, dopo aver rifiutato la chemioterapia per affidarsi alla medicina tradizionale cinese. Una scelta che purtroppo le è costata la vita.

Questa giovane attrice cinese, Xu Ting, aveva appena 25 anni, svolgeva anche l’attività di blogger e sul social network Sina Weibo contava oltre 300.000 followers che seguivano la sua vita e i progressi del suo lavoro. Nei mesi scorsi le era stato diagnosticato un linfoma, e i medici le avevano consigliato di sottoporsi a sedute di chemioterapia per contrastare l’avanzare della malattia e salvarle la vita, ma la giovane, purtroppo, ha scelto di affidarsi alle cure della medicina tradizionale cinese. L’attrice aveva scelto di non sottoporsi alle cure della medicina occidentale non solo per paura degli alti costi, ma soprattutto per paura che le cure potessero ripercuotersi sulla bellezza e il talento.

La ragazza nel corso dei mesi si è quindi sottoposta ad alcune delle terapie previste dalla medicina tradizionale cinese, tra cui l’agopuntura, la coppettazione e il gua sha. Le cure tradizionali, tuttavia, non hanno avuto alcun effetto sulla giovane, che ha quindi deciso di sottoporsi alla chemioterapia, ma ormai era troppo tardi e la ragazza è morta a soli 25 anni. Il caso ha generato molte discussioni in Cina sui benefici dati dalla medicina tradizionale, e in tal senso il responsabile del Dipartimento di Medicina Tradizionale dell’Accademia delle Scienze di Pechino, come riportato dal The Guardian, ha spiegato che la morte della giovane non può essere imputata alla medicina tradizionale.

Le terapie occidentali come la chemioterapia, la radioterapia e la chirurgia hanno l’effetto di ridurre il tumore, mentre la medicina tradizionale cinese può essere utilizzata per contrastare gli effetti collaterali delle terapie occidentali come il vomito e la nausea, e una volta che il tumore è sotto controllo, consentirebbero di riparare il sistema immunitario e ridurre i rischi che la malattia si ripresenti.

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