Approvato il nuovo decreto “Sostegni-bis”: Draghi prevede un balzo dell’economia

Il Consiglio dei Ministri si è riunito nella mattinata di ieri per approvare un nuovo provvedimento, definito dal premier Mario Draghi in tal maniera: “È un decreto in parte diverso dal passato, perché guarda al futuro, guarda al Paese che si riapre ma allo stesso tempo non lascia indietro nessuno. Assiste, aiuta”.

Tra i principali obiettivi vi sono ristori a fondo perduto, il finanziamento del Rem e uno stanziamento di circa 100 milioni per quei negozi che si sono trovati costretti a chiudere la propria attività data l’emergenza Covid. Draghi si dichiara ottimista circa il nuovo programma e si aspetta risultati positivi già nei prossimi tre mesi, insistendo però sull’importanza del Recovery Plan. Il decreto “Sostegni-bis” consisterà in circa 40 miliardi di euro così distribuiti: 17 ad imprese e professioni, 9 per aiuti sui crediti alle imprese, 4 per lavoratori e individui in difficoltà”. Durante la conferenza stampa sono intervenuti anche Daniele Franco (ministro dell’Economia e delle Finanze) e Andrea Orlando, ribadendo gli altri punti chiave del programma, tra cui uno stanziamento per le attività rimaste chiuse per il Covid, ristori a fondo perduto e il rifinanziamento del Reddito di Emergenza, per i nuclei familiari in difficoltà, data l’emergenza.

Approfondendo il decreto “Sostegni-bis” si evince che circa la metà delle risorse sarà destinato alle aziende danneggiate, sotto forma di crediti di imposta per gli affitti, contributi a fondo perduto e pacchetti a sostegno della liquidità. I ristori a fondo perduto appena citati, ammonteranno ad un importo di 15,4 miliardi di euro. Altri elementi di rilevante importanza sono relativi a misure che cercheranno di limitare il blocco dei licenziamenti e una serie di voci legate all’ambito Sanità e vaccini. Stando alla bozza si registreranno aiuti anche per il settore turistico, con circa 150 milioni che saranno diretti verso questo settore. Quindi saranno aiutate agenzie di viaggio, tour operator e guide turistiche, oltre al bonus ,una tantum, di 1.600 euro per lavoratori stagionali del turismo, dello spettacolo e dello sport. Previste misure di tutela anche per aziende di ricerca e sviluppo che producono farmaci o contribuiscono all’evoluzione dei vaccini: un credito d’imposta del 20% dei costi che saranno sostenuti da giugno 2021 al 31 dicembre 2030, fino a 20 milioni d’euro all’anno. Draghi si è soffermato anche sulle misure previste in ausilio dei giovani: “Per i giovani c’è un ampia parte del decreto, in particolare la possibilità di comprare una casa: imposta di registro e mutuo sono state cancellate e questo vale per tutti i giovani, per i meno abbienti, con Isee credo fino a 40mila euro, c’è anche la garanzia dello stato sull’80%. Sarà quindi più facile per tutti i giovani comprare casa e costruirsi una famiglia e dare quell’elemento di sicurezza che manca oggi”. Per il Presidente del Consiglio dei Ministri è buono anche l’andamento delle vaccinazioni ed ha espresso come queste siano fondamentali per la riapertura delle attività, che viene ritenuta la principale missione da portare a termine per ottenere successi concretamente positivi della ripresa economica nazionale. 

Al di là della positività espressa da Mario Draghi circa questo decreto, lo stesso si sofferma sull’importanza del PNRR (Piano nazionale di ripresa e resilienza) che mira ad ottenere i finanziamenti messi a disposizione dall’Europa in ottica Recovery Found. Queste le sue dichiarazioni a riguardo: “Ci aspettiamo un balzo dell’economia in questo trimestre, le cifre di crescita saranno riviste al rialzo. Ma per una crescita che sia sostenuta serve il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza“. Ha poi aggiunto: “Vediamo aumentare i prezzi e i tassi di inflazione che aumentano per alcuni comparti. La convinzione degli economisti e in particolare del capo economista della Bce è che” si tratti di un fatto “temporaneo’ perché ancora si registra tanta disoccupazione” ma i “salari non hanno una dinamica che fanno pensare alla necessità di provvedimenti correttivi”.

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