Allarme in Italia per le cozze che arrivano dalla Spagna

 

L’Allarme arriva direttamente dal Rasff, (Il Sistema creato per notificare in tempo reale i rischi diretti o indiretti per la salute pubblica connessi al consumo di alimenti o mangimi,  un sistema rapido di allerta comunitario, sotto forma di rete, a cui partecipano la Commissione Europea, l’EFSA e gli Stati membri dell’Unione).

Sono stati immessi sul Mercato Nazionale Mitili (Cozze e Vongole) la cui provenienza non ha tracciabilità. La probabile provenienza dei lotti sembra essere quella Spagnola, segnalati per la presenza di Escherichia Coli (un batterio che prolifera nelle acque contaminate e trova la presenza di residui fecali), un batterio molto insidioso che provoca nausea, forti crampi addominali, diarrea, vomito.

Nell’ultimo mese, il controllo sulla sicurezza alimentare e la lotta alla contraffazione alimentare ha avuto per protagonisti i Carabinieri del Gruppo NAS  competenti in tutta Italia.

Insieme al  personale medico delle ASL, gli stessi  hanno proceduto alla chiusura – per gravi carenze igieniche e/o inadeguatezze strutturali – di diverse attività.

  • E’ stato operato il sequestro precauzionale di diversi lotti, tra prodotti ittici (cozze, calamari, seppie, polpi) – in parte privi di documentazione attestante la rintracciabilità, altri detenuti in cattivo stato di conservazione e sottoposti ad arbitrario procedimento di congelazione.
  • Le attività dei Nas, con  le migliaia di ispezioni e controlli,  consentono di portare alla luce ed eliminare quelle sacche di irregolarità presenti nella filiera. L’esperienza dei NAS nella lotta contro coloro che vogliono trarre profitti economici immettendo sul mercato alimenti a rischio per la salute pubblica alimentare ha contribuito ad ispirare le nuove linee d’intervento che ho già definito con la direzione della sicurezza degli alimenti del Ministero in difesa dei consumatori e dei prodotti italiani”.

Non è la prima volta che vengono immessi prodotti privi di certificazione e controlli. A Dicembre c’era stato l’allarme delle Ostriche che presentavano tracce di biotossine.

Certo in questo mondo  inquinato è sempre più complicato  allevare prodotti ittici. In un mare, con coste che spesso presentano scarichi abusivi, trovare  allevamenti sani è difficile e non sempre le responsabilità, possono essere attribuibili agli allevatori stessi. I prodotti ittici poi, risentono di molteplici fattori anche nella conservazione e il trasporto. Trattandosi di  prodotti “vivi”, non hanno neppure – spesso – la data di scadenza.

Attenzione quindi, oggi e sempre, all’origine del prodotto, alla sua tracciabilità e alla conservazione.

 

 

 

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