Italia secondo paese d’Europa più colpito da malware

Malware_e_sicurezza_online

Accedere ad internet, controllare la posta elettronica o semplicemente effettuare ricerche e visitare i propri siti web preferiti sono azioni comuni che ormai da molti anni si svolgono continuamente, anche più volte nell’arco della giornata, e se da un lato possiamo dire che la rete è diventata parte integrante della vita di milioni di persone, anche in Italia, sono cresciute allo stesso modo, in maniera decisamente pericolosa, le minacce che si nascondono sul web.

Che si tratti di email di phishing o di una delle migliaia di possibili varianti di malware che puntano ai nostri dispositivi, è necessario prendere le dovute precauzioni per evitare che i propri dati personali finiscano nelle mani di cyber-criminali ed hacker. Ed è proprio sulla sicurezza, ed in particolare sulla diffusione di malware che si concentra l’ultimo rapporto pubblicato dalla società Check Point Software Technologies, che evidenzia come l’Italia lo scorso mese di maggio, sia stato il secondo paese d’Europa più colpito dai malware e trentesimo se si considera la classifica globale.

Check Point Software Technologies ha pubblicati questi risultati grazie all’aggiornamento del suo Threat Index, il software che analizza in tempo reale il verificarsi di attacchi informatici nel mondo, che ha confermato come nel mese di maggio 2016 sia stato registrato un aumento del 15% di attacchi informatici che hanno colpito PC, dispositivi mobili e aziende.

L’Italia, lo abbiamo detto, risulta il secondo paese d’Europa preferito dai cyber-criminali a maggio, con tre malware in particolare che hanno registrato la diffusione maggiore mettendo a rischio la sicurezza degli internauti nostrani. Con il 14% di infezioni registrate, Conficker è risultato il più pericoloso a maggio. Si tratta di un malware che una volta infettato il dispositivo può essere controllato da remoto installando altri virus all’insaputa dell’utente e rubando le credenziali, dopo aver disattivato le difese del sistema operativo Windows di Microsoft.

Tinba, con il 9% di infezioni, è il secondo malware più pericoloso tra quelli scoperti a maggio. La sua pericolosità è data dal fatto che si tratta di un trojan bancario che, dopo aver infettato i dispositivi, ruba le credenziali del conto corrente (permettendo così ai cyber-criminali di avere accesso ai soldi delle vittime) e si attiva non appena l’utente effettua l’accesso al suo conto corrente online.

Il terzo malware più diffuso, invece, è stato Sality, che in maniera simile a Conficker può essere controllato da remoto permettendo di svolgere diverse attività illegali, ma rispetto al primo riesce ad adattarsi ad ogni tipo di sistema ed anche per questo è considerato uno dei malware più pericolosi tra quelli conosciuti fino ad oggi.

Nel segmento mobile, infine, Hummingbad risulta il più pericoloso. Si tratta di un malware che colpisce i dispositivi Android prendendone il controllo e potendo così installare applicazioni infette, accedere ai dati personali degli utenti e persino accedere alla posta elettronica.

La cosa migliore che gli utenti possono fare quantomeno per ridurre il più possibile i rischi quando accedono alla rete, è sempre quella di dotarsi di un antivirus di qualità, tenendolo sempre aggiornato e, in caso di dispositivi mobile, evitare l’installazione di applicazioni da store digitali non ufficiali.

Commenta