In futuro gli smartphone si caricheranno solo 4 volte all’anno

Fanno parte della vita di milioni di persone ormai da diversi anni e per molte persone immaginare di non avere sempre a portata di mano il proprio smartphone è del tutto impossibile, proprio per l’enorme quantità di funzioni che questi terminali offrono permettendo di svolgere qualsiasi tipo di azione e persino seguire attività online in qualunque momento, fattore questo che rende lo smartphone un compagno da cui è sempre più difficile separarsi.

L’evoluzione non solo del design ma anche della tecnologia alla base di questi prodotti ha fatto enormi passi in avanti nell’ultima decade, rendendo sempre più potenti e performanti questi dispositivi che riescono a gestire una mole di lavoro sempre più consistente. Nonostante questo la sfida che i principali produttori si trovano ad affrontare riguarda il più grande limite di questi prodotti, le batterie che per forza di cose richiedono quasi sempre una ricarica con cadenza giornaliera. Ma è proprio questo problema che, in futuro, potrebbe essere risolto permettendo finalmente di caricare le batterie degli smartphone solo 4 volte all’anno.

Al momento questo, oltre che un sogno, sembra un obiettivo impossibile da raggiungere, soprattutto per quegli smartphone dotati di scheda tecnica di alto profilo che necessità di una potenza maggiore, riducendo drasticamente l’autonomia del dispositivo. Ma in realtà la risposta arriva dai ricercatori dell’Università del Michigan e della Cornell University, che hanno creato un materiale magnetoelettrico e multiferroico in grado di ridurre il consumo di batteria generato dai processori.

Si tratta di una pellicola formata da materiale magnetoelettrico e multiferroico composta da strati di atomi che in futuro potrebbe essere utilizzata per i processori realizzati in futuro e integrati nei principali dispositivi che oggi utilizziamo, tra cui anche gli smartphone. Questo materiale consentirebbe di sfruttare solo un piccolo impulso di energia per passare dal polo positivo a quello negativo, riducendo così di 100 volte il consumo di energia e permettendo alla batteria di durare molto più tempo.

Attualmente i semi-conduttori utilizzati, ad esempio, dagli smartphone hanno bisogno di un flusso di energia continuo, riducendo così l’autonomia dei dispositivi. Questo materiale potrebbe quindi rivoluzionare il settore rispondendo ad una esigenza sempre più frequente nella vita di milioni di persone, riducendo fino a 100 volte la quantità di energia utilizzata e permettendo di caricare le batterie dei dispositivi solo poche volte all’anno. Un’opportunità che potrebbe tradursi in una migliore efficienza energetica che migliorerà i prodotti tecnologici realizzati (non solo nel campo dell’elettronica di consumo), ma ottimizzando anche il consumo di energia a beneficio dell’ambiente.

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