Facebook: giovani italiani molto mobile ma meno attenti alla sicurezza

Sicurezza e internet sono due parole che dovrebbero essere strettamente collegate soprattutto quando si tende a navigare molto sul web anche da dispositivi mobili, ma purtroppo non è così per tutti ed è anche per questo che l’attività di hacker e cyber-criminali colpisce costantemente milioni di persone, puntando soprattutto su quegli utenti poco attenti alla sicurezza e alla privacy rispetto alla gestione dei propri dati personali.

Appare piuttosto interessante, in questo contesto, il sondaggio condotto dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza in collaborazione con il portale Skuola.net per Facebook Italia, che ha evidenziato alcune delle maggiori lacune dei giovani italiani su Facebook, ed in particolare di come appaiano molto mobile accedendo al web soprattutto da smartphone, ma ancora poco attenti ad aspetti fondamentali come la privacy e la sicurezza dei dati personali e dei contenuti condivisi online.

Il social network in generale e più nello specifico Facebook è una piattaforma che conta quasi 2 miliardi di utenti attivi ogni mese, che appare molto utile per semplificare la comunicazione e la condivisione di contenuti con gli amici, ma i rischi di certo non mancano soprattutto quando la piattaforma viene usata in maniera sbagliata ad esempio per rendere pubblici immagini o video molto personali, in particolare quando ad essere coinvolti sono gli utenti più giovani.

Il sondaggio è proprio sui giovani che si concentra, interrogando quasi 3000 studenti di scuole medie, superiori e università. Riguardo all’accesso a Facebook, appare evidente una prevalenza  del mobile. L‘82% degli intervistati conferma di accedere al social network da smartphone, e solo il 5% da tablet, mentre il restante 13% usa il social da PC. Preoccupante, invece, l’attenzione alla sicurezza. Il 41% ammette di non aver mai letto gli Standard della comunità di Facebook, mentre il 42% non conosce il Centro per la Sicurezza e solo il 7% degli intervistati riesce a riconoscere i comportamenti vietati.

Riguardo alla privacy, invece, non sembra andare meglio. Il 16% dei giovani interpellati possiede un profilo pubblico ma il 21% conferma di non sapere chi può vedere i dati personali associati alla propria pagina, e il 37% afferma di non essere interessato a saperlo. Il 59% ammette di condividere tutti i propri post con l’intera lista di amici, mentre un 19% appare più incosciente, rendendo l’accesso ai contenuti condivisi completamente libero all’intera community del social network, senza preoccuparsi dei rischi di tale scelta.

Il 95% degli intervistati, invece, conferma di conoscere lo strumento che consente di segnalare i contenuti inappropriati, ma nonostante questo il 36% ammette di non averlo mai usato, il 34% lo ha usato solo una volta e il 26%, invece, segnala spesso i contenuti non adeguati. La maggioranza di chi si affida spesso a questo strumento, tuttavia, ammette di farlo solo per antipatia nei confronti della persona o pagina segnalata.

E’ proprio da questo sondaggio che mostra ancora delle evidenti lacune legate alla conoscenza e all’importanza di privacy e sicurezza che partirà una nuova iniziativa volta ad informare i giovani utenti del social network, per conoscere al meglio gli strumenti disponibili su Facebook per proteggersi dai rischi derivanti dalla disinformazione.

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