7 italiani su 10 hanno lo smartphone sempre in mano. E’ la sindrome da Hand-Phone

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Non è certo una novità il fatto che gli smartphone siano entrati prepotentemente nella vita quotidiana di milioni di persone in ogni parte del mondo, permettendo di svolgere anche in mobilità attività alle quali prima era possibile dedicarsi esclusivamente attraverso un PC, e se questo ha certamente semplificato la vita di molte persone, allo stesso modo l’uso eccessivo dello smartphone può notevolmente condizionare le nostre vite, e ciò può essere facilmente notato dando un’occhiata in giro e vedendo persone di ogni età continuamente concentrate sul display del proprio smartphone per navigare sul web, scrivere messaggi o accedere ai social network.

Più che una semplice moda diffusa grazie allo smartphone, quella appena descritta viene descritta come una vera e propria patologia, la Sindrome da Hand-Phone, un fenomeno sempre più diffuso a livello globale che non sembra lasciare in pace neanche gli italiani, considerando che stando ad uno studio condotto di recente, sarebbero almeno 7 su 10 gli italiani con lo smartphone sempre in mano, a prescindere che ci si trovi al lavoro, a tavola con la famiglia o persino in vacanza. E se la sindrome da hand-phone rischia di condizionare le vite degli italiani, può rivelarsi utile avere una serie di regole semplici ma efficaci che possono aiutarci a tenere sotto controllo questo problema, permettendoci di tornare ad apprezzare il mondo che ci circonda.

In occasione del lancio della campagna “Coppa Libera Tutti” di Coppa del Nonno, un team di ricercatori composto da 50 sociologi e antropologi, ha interrogato 4500 persone con età compresa tra 18 e 65 anni, attraverso un sondaggio online sui principali social network come Facebook, Twitter, YouTube ma anche blog e community interattive, per comprendere quanto effettivamente gli smartphone fanno parte della vita degli italiani. I risultati hanno mostrato che il 19% lo utilizza almeno 6 ore al giorno, mentre il 21% almeno 4 ore e il 41% intorno alle 2 ore al giorno. E’ solo il restante 19% che riesce ad utilizzarlo solo per meno di un’ora al giorno. In generale risulta quindi che il 72% degli italiani è sempre con lo smartphone in mano, e tra i luoghi in cui vengono utilizzati di più ci sono per il 78% i mezzi pubblici, luogo di lavoro per il 69%, bar e locali 65%, a casa il 54%, a scuola e università il 47% e in vacanza lo smartphone è utilizzato dal 41% degli italiani.

La ricerca conferma che in media gli italiani controllano lo smartphone 80 volte al giorno, quindi una volta ogni 12 minuti, mentre trascorrono solo 8 minuti al giorno in una normale conversazione. E’ per questo che i ricercatori hanno deciso di stilare un interessante decalogo che mette a disposizione una serie di consigli per contrastare la sindrome da hand-phone. La cosa migliore è dedicare il proprio tempo ad altre passioni, e certamente l’attività fisica può aiutare le persone a resistere all’impulso di controllare ossessivamente lo smartphone. Può essere positivo alzare lo sguardo dal display del cellulare per guardarsi intorno e ammirare il mondo che ci circonda, tornando ad utilizzare i cinque sensi per vivere emozioni e situazioni uniche. Darsi delle regole può essere fondamentale, e per questo è importante scegliere i momenti della giornata in cui può essere positivo spegnere lo smartphone, ad esempio durante pranzo e cena, ma allo stesso modo può rivelarsi utile affidarsi a strumenti tradizionali che possano ridurre il bisogno di accendere il proprio dispositivo mobile. Un orologio da polso, ad esempio, non rende necessario guardare il cellulare per conoscere l’ora.

Altrettanto positivo può essere mettere da parte social network e app di messaggistica per incontrarsi faccia a faccia, in modo da relazionarsi al di fuori della rete con le altre persone e conoscerle realmente. Creare degli ostacoli all’uso dello smartphone, ad esempio inserendo un codice di sicurezza o eliminando le app che creano maggiore dipendenza può scoraggiare dall’usare sempre il telefono, ma utile può essere anche il “batch processing”, che prevede di concentrare in un unico momento molte azioni e attività diverse, in modo da avere più tempo da dedicare ad altre attività. L’ultimo consiglio, infine, è di tenere le mani impegnate, scegliendo sempre momenti della giornata da dedicare esclusivamente ai rapporti reali, che si tratti di una semplice passeggiata con il partner o mangiare un gelato in compagnia.

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