Serie A, una Roma double-face pareggia con l’Atalanta rimontando da 1-3 a 3-3 nel posticipo della seconda giornata

Con un pirotecnico 3-3 tra la Roma e l’Atalanta termina la seconda giornata della Serie A 2018-19. Un match molto divertente: nel primo tempo, dopo il vantaggio iniziale romanista con lo spettacolare gol di tacco di Pastore, domina l’Atalanta che chiude la prima frazione addirittura sul 3-1 (segnano Castagne e, due volte, il neoacquisto Emiliano Rigoni), mentre nel secondo tempo prevale la Roma, con gli ingressi di N’Zonzi e Kluivert che cambiano la partita, che rimonta lo svantaggio con le reti di quelli che, dopo De Rossi, sono ad oggi i giocatori con più anni di militanza nella rosa attuale della squadra (considerata l’odierna partenza di Kevin Strootman verso il Marsiglia) Florenzi e Manolas. La partita ha mostrato una Roma a doppio volto, brutta da vedere nei primi 45 minuti e determinata e grintosa nei successivi 45, e un’Atalanta che se gioca come sa come ha fatto nel primo tempo della gara può essere un brutto cliente per chiunque (il Copenhagen, prossimo avversario della Dea nel preliminare di Europa League, è avvisato). Sia la Roma che l’Atalanta sono a quota 4 punti in classifica, a pari merito con Sassuolo e Udinese: i neroverdi hanno pareggiato ieri sera a Cagliari grazie a un rigore al 99° siglato dall’ex milanista Kevin Prince Boateng (a segno ancora una volta anche Berardi, mentre per il Cagliari a timbrare il cartellino è per due volte Pavoletti), mentre l’Udinese sconfigge sempre nella serata di ieri la Sampdoria al debutto casalingo del nuovo allenatore Velazquez con una rete al nono minuto dell’argentino De Paul.

Ad occupare la vetta della classifica con 6 punti ci sono le due prime della classe della scorsa stagione, ossia la Juventus e il Napoli: entrambe le squadre hanno portato a casa tre punti importantissimi contro due avversari tosti come la Lazio e il Milan. Nel dettaglio: la Juventus ha sconfitto i biancocelesti per due reti (firmate Pjanic e Mandzukic) a zero, mentre il Milan è uscito sconfitto dal San Paolo in rimonta (i ragazzi di Gattuso erano in vantaggio per 2-0 trascinati dalle reti di Bonaventura e Calabria, ma dopo il secondo gol rossonero il Napoli si è scosso e Zielinski con una doppietta e Mertens hanno ribaltato a suo favore il risultato). Ma non si può parlare di una vera e propria falsa partenza per la Lazio ed il Milan visto che le Aquile non hanno avuto un inizio di calendario favorevole (oltre alla Juventus, hanno affrontato anche il Napoli in casa alla prima giornata), mentre per il Milan il match contro i partenopei del grande ex Ancelotti rappresentava il debutto in questo campionato (e anche per loro il sorteggio non è stato molto buono in partenza, dato che dovranno vedersela con la Roma la prossima settimana), in attesa della partita casalinga da recuperare contro il Genoa prevista per il 31 ottobre. Un Genoa che, al debutto casalingo e nella prima partita dopo il crollo del Ponte Morandi (toccanti i 43 minuti di silenzio da parte dell’intero stadio in onore delle 43 vittime della tragedia), sconfigge per 2-1 l’Empoli con due neo-acquisti, Kouame e Piatek, a decidere il match. Tornando in testa alla classifica, però, la Juve e il Napoli non sono sole: insieme a loro, a 6 punti, c’è anche la sorprendente Spal di Semplici, che si aggiudica un altro derby regionale vincendo di misura, stavolta contro il Parma. Se contro il Bologna (che intanto pareggia con uno scialbo 0-0 contro il Frosinone) decisivo è stato Kurtic, stavolta il gol vittoria è di capitan Antenucci. Delude ancora una volta l’Inter che, dopo aver steccato il debutto stagionale a Reggio Emilia contro il Sassuolo, si fa rimontare di due gol contro il Torino dell’ex Mazzarri: i nerazzurri hanno chiuso il primo tempo in doppio vantaggio (2-0, con a segno Perisic e il neo-arrivato De Vrij), poi nel secondo tempo reazione Torino con Belotti e l’ex Monaco Meité. Infine, si scatena la “giovane” Fiorentina contro il Chievo Verona: 6-1 per i viola il risultato finale, autori delle reti Milenkovic, Benassi (doppietta), Gerson e i due figli d’arte Federico Chiesa e Giovanni Simeone (quest’ultimo sotto gli occhi del padre Diego, allenatore dell’Atletico Madrid). Gol della bandiera per il Chievo da parte di un ex che non ha mai dimenticato Firenze, ossia Nenad Tomovic: il serbo ha dedicato la rete all’ex compagno di squadra scomparso a marzo Davide Astori esultando mimando il gesto del “13”, numero di maglia del giocatore nei suoi anni in viola, e questo gesto è stato molto apprezzato dallo stadio che si è alzato in piedi ad applaudire l’attuale difensore del Chievo.

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