Aspettando la Serie A: guida al Napoli

Dopo la Juventus, la seconda squadra che andremo ad analizzare nella “Guida alle squadre” del prossimo campionato di Serie A che inizierà tra 12 giorni è il nuovo Napoli di Carletto Ancelotti. L’ex tecnico di Milan, Real Madrid e Chelsea subentra a Maurizio Sarri sulla panchina partenopea: un allenatore della sua esperienza, vincitore di ben 20 trofei (di cui 3 Champions League: è insieme a Bob Paisley e Zinedine Zidane il tecnico ad averne vinte di più nella storia), è davvero un grande colpo per gli azzurri. L’obiettivo scudetto sarà difficile da raggiungere visto l’arrivo alla Juventus di Cristiano Ronaldo, che Ancelotti ha allenato al Real Madrid, ma di certo non impossibile con una leggenda vivente della panchina come “Carletto” alla guida.

Iniziamo dal reparto portieri. Reparto che ha subito una vera e propria rivoluzione: via Reina (passato al Milan, dove si giocherà con Donnarumma il posto da titolare, a parametro zero), Rafael Cabral (ora alla Sampdoria) e Sepe (ceduto in prestito con diritto di riscatto al Parma), dentro i due portieri arrivati dall’Udinese Meret e Karnezis. Il primo è infortunato al braccio e bisognerà attendere diversi mesi per vederlo in azione, il secondo è considerato discontinuo e non sufficientemente affidabile per essere il titolare della squadra. Per questo motivo si sta tentando l’acquisto di un terzo portiere affidabile che possa fare anche da titolare in attesa del ritorno di Meret: il nome più caldo è quello di Guillermo Ochoa, portiere dello Standard Liegi e della nazionale messicana. Capitolo difensori centrali: confermata l’ormai collaudata coppia centrale titolare composta da Kalidou Koulibaly e Raul Albiol, con Chiriches, Maksimovic e Tonelli (seppur quest’ultimo in uscita, con il Cagliari che lo vorrebbe ingaggiare per rinforzare la difesa) a far loro da ottime alternative. E’ inoltre tornato dal prestito all’Empoli il jolly difensivo classe ’96 Sebastiano Luperto: ha un ottimo potenziale e sotto la guida di Ancelotti può effettuare un buon processo di crescita. Sulla fascia destra di difesa titolare indiscusso è l’albanese Hysaj. Serviva una sua alternativa visto che dopo l’addio di Christian Maggio, acquistato da un Benevento che punta al ritorno in Serie A, mancava: è infatti arrivato a Napoli Kevin Malcuit dal Lille, che proprio oggi ha effettuato le visite mediche e che a breve verrà ufficializzato dal club azzurro. Confermato Ghoulam sulla fascia sinistra, in attesa del suo ritorno da un lungo infortunio al ginocchio, con Mario Rui che gli farà ancora una volta da comprimario dopo aver sostituito l’algerino per tutto il girone di ritorno con prestazioni spesso positive.

 

Il centrocampo perde un tassello importante come Jorginho, passato al Chelsea del suo mentore Sarri, e acquista come sostituto dell’italo-brasiliano lo spagnolo Fabian Ruiz, arrivato dal Betis Siviglia dove si è dimostrato uno dei giovani più interessanti del panorama calcistico iberico nel suo ruolo. Se i Verdiblancos hanno chiuso l’ultima Liga al sesto posto e sono arrivati in finale di Coppa del Re arrendendosi solo al (quasi) invincibile Barcellona della stagione trascorsa il merito è anche delle sue ottime prestazioni. Ruiz completa un reparto dove c’è una grande abbondanza di elementi: dal capitano Hamsik ad Allan, da Zielinski a Diawara passando per il croato Rog. L’unico nome in uscita è Alberto Grassi, richiesto dal neopromosso Parma bisognoso di rinforzi a centrocampo.

 

Insieme al centrocampo, il reparto in cui il Napoli è maggiormente coperto è quello degli esterni d’attacco, di destra e sinistra. Sull’ala destra, oltre all’ormai veterano Callejon (al sesto anno in azzurro), è arrivato anche il nazionale italiano Simone Verdi, reduce da due ottime stagioni con la maglia del Bologna, dove ha segnato sedici gol in sessantaquattro partite giocate. Sull’ala sinistra la stella (oltre che uomo chiave della squadra) è Lorenzo Insigne, diventato un giocatore insostituibile da quando Sarri lo ha valorizzato e destinato a diventare una bandiera per il club partenopeo. Le sue riserve saranno il giovane Adam Ounas e il neoacquisto Younes, arrivato dall’Ajax a parametro zero e che rientrerà a fine novembre per una lacerazione del tendine d’Achille. Buonissimo anche il reparto punte, composto dal nazionale belga Dries Mertens, anche lui come Callejon al sesto anno con la maglia del Napoli, dal polacco Milik, voglioso di riscatto dopo due stagioni sfortunate a causa di svariati problemi fisici (e nelle quali quando impiegato ha sempre fatto il suo non deludendo affatto) e Roberto Inglese, arrivato dal Chievo, dove nell’ultima stagione ha segnato 12 gol in 30 partite. Ma manca il top player offensivo che serve alla squadra per il grande salto di qualità e per ridurre il gap con la Juventus: si erano fatti i nomi di profili di livello internazionale come Benzema e Cavani, ma ad oggi il favorito (e il più realistico) è il “Gallo” Andrea Belotti, bomber del Torino e della Nazionale italiana.

 

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