USA: lobby dello zucchero ha manipolato per decenni ricerche sul rapporto tra zucchero e malattie cardiache

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Attraverso l’analisi di dati legati al nostro paese, è già stato evidenziato di recente come i tumori siano considerati la prima causa di morte nel nostro paese, ma allo stesso modo non si può fare a meno di dimenticare le malattie cardiovascolari, che continuano a provocare migliaia di morti ogni anno confermando quando sia fondamentale prestare la necessaria attenzione alla propria salute, a partire da un’alimentazione sana che continua ad essere alla base del benessere del nostro corpo. La ricerca scientifica, in tal senso, ha permesso nel corso degli anni di conoscere in maniera più approfondita gli effetti benefici (e meno benefici) che possono avere alcuni degli alimenti e delle sostante che consumiamo quotidianamente, ma è proprio dagli USA che arrivano rivelazioni allarmanti secondo le quali l’industria dello zucchero, composta da tutte quelle multinazionali che producono cibi e bevanze zuccherate, avrebbero per decenni manipolato la ricerca scientifica legata ai possibili effetti negativi dello zucchero sulla salute, sviando l’attenzione dell’opinione pubblica e contribuendo, così, a fornire informazioni false che hanno avuto effetti disastrosi sulla salute pubblica.

La rivelazione è arrivata da una serie di documenti scoperti da alcuni ricercatori dell’Università della California, e pubblicati sulla nota rivista scientifica JAMA Internal Medicine. Secondo i documenti in questione, la Sugar Research Foundation, oggi conosciuta come Sugar Association, avrebbe corrotto alcuni ricercatori della Harvard University che, nel 1967, hanno pubblicato una ricerca scientifica che analizzava il rapporto tra consumo di zuccheri e malattie cardiache. I ricercatori avrebbero ricevuto circa $50.000 ciascuno, e il loro compito sarebbe stato quello di sminuire i pericoli legati ad un consumo eccessivo di zuccheri, smentendo le ricerche di chi metteva in rapporto il consumo di zuccheri con le malattie cardiache.

In questo modo le lobby dello zucchero sarebbero riuscite per oltre 50 anni a sviare l’attenzione dall’argomento, incolpando delle malattie cardiovascolari il livello troppo alto di colesterolo e i grassi saturi. Queste ricerche avrebbero, tuttavia, contribuito in maniera negativa sulla salute pubblica degli statunitensi, convincendoli a consumare alimenti e bevande povere di grassi ma ricche di zuccheri, incrementando il numero persone in sovrappeso e obese. E se gli eventi in questione si riferiscono al 1967, la situazione oggi non sarebbe diversa da allora. Ancora adesso sono molte le aziende e multinazionali che investono milioni per sponsorizzare ricerche scientifiche sulla nutrizione, e non è da escludere che in molti casi l’obiettivo sia proprio quello di manipolare i risultati, creando un danno incalcolabile per la salute pubblica.

Un esempio di quanto gli zuccheri possano avere un effetto negativo sulla salute, in caso si esageri, è dato dalle linee guida pubblicate di recente dalla American Heart Association, che ha sconsiglia il consumo di bevande zuccherate e dolci fino a 2 anni e non superando i 25 grammi al giorno fino a 18 anni.

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