Tumori ed estetica: a Lecce il primo centro gratuito per chi combatte i tumori [+ ricostruzione del seno]

Sorge a Lecce il primo Centro specializzato nell’intervenire a favore di tutti quei pazienti che vivono i cambiamenti estetici che i tumori ( e le terapie ad essi riconducibili) possono apportare. Anche una volta sconfitta la terribile patologia, devono scontrarsi con la propria realtà estetica. Alcuni Tumori infatti lasciano segni indelebili, oltre che nell’animo, nel corpo.

L’ospedale Vito Fazzi inaugura il centro estetico per i pazienti oncologici: offerti interventi di  estetica oncologica  completamente gratuiti. All’interno del reparto di oncologia, potranno essere effettuati degli interventi completamente gratuiti, per viso e corpo. All’interno del Centro si potranno eseguire tutte quelle operazioni che riguardano, non solo l’esteticità (e quindi vere e proprie sedute per il recupero estetico, mani, viso, capelli).

Durante il ricovero in Ospedale, la dignità umana, ma anche riuscire semplicemente a dedicarsi a se-stessi, ritagliarsi un spazio per avere un aspetto migliore, può aiutare lo spirito, meglio di tante cure.

Chi si occuperà di tutto ciò  è una specialista in estetica oncologica, grazie al titolo avuto presso l’’IEO, Istituto europeo di Oncologia e parte dell’associazione “Cuore e mani aperte verso chi soffre”.

—- Approfondimento: Dopo il tumore al seno, parliamo di ricostruzione —-

Per le donne che  hanno subito un intervento al seno, che ne ha compromesso l’estetica, lo Stato prevede una serie di detrazioni per le spese relative agli interventi per ripristinare, con  protesi tali situazioni. In ogni caso le donne possono essere dichiarate, invalide secondo la tipologia di Tumore avuto:

  • per neoplasie a prognosi favorevole e con modesta compromissione funzionale: 11% di invalidità;
  • per neoplasie a prognosi favorevole con grave compromissione funzionale: 70% di invalidità;
  • per neoplasie a prognosi negativa o probabilmente sfavorevole nonostante asportazione chirurgica: 100% di invalidità.

Dopo l’intervento di asportazione della Lesione e la cura chemioterapica, si può pensare di eseguire una ricostruzione del seno. Accertata la fine della patologia, si può decidere di intervenire con una ricostruzione del seno con protesi fisse o mobili. Le seconde sono totalmente gratuite (si ha diritto ad una nuova protesi ogni tre anni), ciò non vale per le protesi fisse che possono ottenersi con parziale copertura dal Sistema Sanitario Nazionale. Le donne possono accedere ad interventi di chirurgia estetica mutuabili. Sono offerti  nel caso di mastectomia e ricostruzione del seno dopo un tumore.

“conservazione dell’immagine e della capacità funzionale”

Con la plastica ricostruttiva si opera in una realtà ben definita e l’obiettivo di restituire alla donna un aspetto il più naturale possibile. Ci  sono i chirurghi generali che hanno appreso le tecniche della ricostruzione e anche  chirurghi plastici che si sono specializzati nella cura del seno. Sempre di più si sta imponendo poi la ricostruzione  utilizzando tessuti della stessa paziente, attraverso l’uso del grasso autologo.

Ma sempre più sta emergendo la figura del chirurgo oncoplastico che dapprima ha il compito  di estirpare la malattia e di farlo salvaguardando il più possibile la qualità di vita del malato. Poi c’è la fase successiva della ricostruzione. Può avvenire immediatamente o in un secondo momento.

La ricostruzione immediata è sconsigliata poiché porterebbe a risultati estetici scadenti. In questi casi, se la donna lo desidera, è possibile ricorrere alla ricostruzione in due tempi, utilizzando inizialmente una protesi provvisoria, poi sostituita a distanza di 6-12 mesi con la protesi definitiva. Succede però in molte pazienti, di questo secondo caso, che  rinunciano alla ricostruzione (anche perché ahimè – a distanza di tempo diventa a pagamento).

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