Realtà virtuale presto anche in Italia per evitare gli “orrori” della chirurgia estetica

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La realtà virtuale sta ormai entrando a far parte della vita quotidiana di un numero crescente di persone da ogni parte del mondo, soprattutto grazie a quei visori, la cui diffusione è cresciuta nel 2016, che hanno messo i consumatori di mezzo mondo di fronte alle enormi potenzialità di questa tecnologia che può rendersi utile in termini di intrattenimento per dare vita ad esperienze ancora più immersive e coinvolgenti, ma che allo stesso modo può offrire nuove opportunità in molti altri ambiti.

Un esempio di quanto la realtà virtuale possa essere utilizzata a beneficio delle persone arriva certamente dal connubio tra visori per la realtà virtuale e chirurgia estetica, una “collaborazione” che già da tempo esiste negli USA, e che a quanto pare si appresta ad approdare anche in Italia per volonta dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, con l’intento di dare tutte le risposte che i pazienti chiedono prima dell’operazione, ed evitare quegli “orrori” che possono irrimediabilmente cambiare, in negativo, l’immagine di una persona.

In Italia negli ultimi anni è cresciuto  in maniera importante il numero di persone che ogni anno ricorre al bisturi per sistemare alcuni aspetti del corpo che non convincono, che si tratti di aumento del seno, modificare la forma del naso, avere zigomi più pronunciati o, più semplicemente, sottoporsi a trattamenti come le iniezioni di botulino per eliminare le rughe. L’Italia risulta il nono paese per numero di interventi estetici effettuati con diverse centinaia di migliaia effettuati ogni anno, soprattutto per le donne ma con un importante aumento anche tra gli uomini.

Ma non è certo una novità che l’intervento di chirurgia estetica possa avere effetti diversi da quelli che il paziente si era immaginato, dando vita in alcuni casi anche a veri e propri disastri che cambiano irrimediabilmente l’aspetto. Ed è proprio per andare in aiuto di chi vuole ricorrere al bisturi, ma ha paura di scoprire solo in seguito come apparirà, che si rivolge la realtà virtuale.

La conferma arriva dall’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica, che anticipa i benefici della realtà virtuale per rispondere alle preoccupazioni dei pazienti. L’obiettivo, infatti, sarebbe quello di utilizzare visori per la realtà virtuale in modo da costruire, prima dell’intervento, un modello 3D del paziente mostrando gli effetti di un’operazione in maniera realistica e capire se un intervento possa effettivamente portare a dei benefici, prima ancora che venga eseguito. Questo consentirà quindi ai pazienti di scoprire in anticipo come apparirà dopo l’operazione, e solo in seguito decidere se mettersi nelle mani del chirurgo.

Ovviamente il modello 3D potrà essere considerato realistico, soltanto se verranno prese in considerazione tutte le caratteristiche specifiche del paziente, e in questo saranno fondamentali la serietà e preparazione del chirurgo.

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