Ogni giorno 1000 italiani malati di tumore. I 10 sintomi principali da riconoscere

cancro

Il 2015 ha contato circa 363mila malati di tumore in Italia. Una malattia che nonostante le nuove cure e l’aumento della sopravvivenza, miete comunque più di 8 milioni di persone nel mondo. Con lo slogan We can. I can nella giornata mondiale del Cancro, svolta il 4 febbraio, gli esperti ricordano che diminuire il rischio di ammalarsi è possibile, con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini e i governi sull’importanza della diagnosi precoce e della  prevenzione.

I sintomi del cancro sono diversi e spesso uguali a quelli di malattie minori ma è sempre meglio non sottovalutarli. L’American Cancer Society consiglia di tenere sotto controllo stati di malessere persistenti, ma senza creare allarmismi per non creare di confondere una diagnosi corretta. Vediamo i 10 sintomi da tenere d’occhio se durano troppo.

1. Spossatezza persistente – Particolare riguardo alla spossatezza persistente, con un aumento della necessità di dormire nel caso in cui non ci sia un’attività fisica che lo giustifichi. Se poi la stanchezza non passa con un buon sonno allora è meglio controllare.

2. Perdita di peso inspiegabile – Perdere peso senza motivo, senza una dieta ferrea o un qualsiasi cambiamento di attività che possa giustificarlo può essere un sintomo spesso trascurato.

3. Dolore prolungato – Dolori prolungati alla testa, che non passano con i medicinali o anche dolori ai testicoli e comunque che si protraggono senza soluzione per più settimane vanno sempre segnalati al medico per una maggiore precisione della diagnosi.

4. Rigonfiamenti sottocutanei – Per il seno ogni ginecologo ci insegna a controllare costantemente la presenza di noduli o rigonfiamenti strani, ma questo vale per tutto il corpo. I sintomi del cancro alla pelle sono spesso confusi con scottature comuni, un neo o macchie dovute dalla vecchiaia.

5. Nei che mutano – Nei, lentiggini e verruche che cambiano forma e colore, soprattutto se accompagnati da prurito o a cui seguono ferite che non guariscono, potrebbero essere sintomo di melanoma.

6. Problemi urinari – Urinare troppo spesso o dolore nella minzione potrebbero nascondere tumori a vescica o prostata, mentre la presenza di sangue nelle urine può raccontare un problema ai reni.

7. Problemi intestinali – Anche qui, presenza di sangue nelle feci o diarrea persistente potrebbero essere segno di problemi al colon-retto.

8. Febbre prolungata – La febbre come risposta del corpo verso una malattia si risolve in pochi giorni. Nel caso diventi persistente anche a basse temperature non deve essere ignorata.

9. Tosse o raucedine insistenti – Tosse persistente può essere un segno di cancro ai polmoni e deve preoccupare se presenta anche sangue. La raucedine può essere invece sintomo di cancro della laringe o della tiroide.

10. Macchie bianche nella bocca o sulla lingua – Macchie bianche all’interno della bocca e sulla lingua possono infine indicare leucoplachia, condizione pre-cancerosa spesso causata dal fumo o uso di tabacco.

Dove c’è maggiore concentrazione di malati di tumore? La risposta è facile e lampante: nelle città più industrializzate che hanno visto morire anche illustri personaggi come Luciano Pavarotti e David Bowie, Steve Jobs e Anna Magnani. Il perché è da ricercarsi nelle sostanze cancerogene presenti nei grandi centri come alcol, fumo, smog, radiofrequenze, pesticidi per poi passare a quello che mangiamo come carni insaccate ed eccessi di zuccheri.

In Italia secondo il censimento dell’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) e dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum) “I numeri del cancro in Italia 2015” mentre tra gli uomini diminuisce l’incidenza ad ammalarsi, cresce quello delle donne con neoplasia del colon-retto (52mila), del seno (48mila), polmone (41mila), prostata (35mila) e vescica (26mila).

Una diagnosi precoce  salva la vita, specialmente nel caso di uomini con tumori legati al fumo. Riduzione di mortalità anche per tumori al seno e della prostata. Il cancro più difficile da combattere risulta quello al polmone che conta circa 33.000 decessi, seguito dal colon-retto, seno, pancreas, stomaco e prostata.

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