Il killer silenzioso: giornata contro il tumore all’ovaio “Your voice has power”

Ci sono passata in prima persona, il tumore all’ovaio arriva silenzioso e quando te ne accorgi nel 50% dei casi è troppo tardi: al mondo sono state colpite da questa patologia grave ben 230mila donne l’anno e di queste circa 150mila non ce l’hanno fatta. Un killer aggressivo e troppo spesso letale proprio perché nell’80% dei casi la diagnosi viene fatta quando ormai è troppo tardi. Non ci si salva con il Pep-Test. In questo caso non serve a nulla. Una neoplasia troppo sconosciuta e proprio per far conoscere meglio questa malattia, torna l’8 maggio la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, promossa dalla World Ovarian Cancer Coalition che riunisce 130 associazioni pazienti di 50 Paesi differenti.

I sintomi da non trascurare

Solo in Italia ogni anno si scoprono 5200 nuove pazienti malate e circa 3100 sono decedute, mentre sono 50.000 le donne che convivono con questa patologia. «Il carcinoma ovarico, nelle fasi iniziali, non dà sintomi chiari e quando questi compaiono la malattia ha ormai cominciato a diffondersi agli organi circostanti e le probabilità che le cure abbiano successo sono poche – ricorda Nicoletta Cerana, presidente di Alleanza Contro il Tumore Ovarico – Acto onlus, la prima associazione italiana di pazienti con tumore ovarico costituita nel 2010 -. Le aspettative di vita aumentano però se si riesce ad avere una diagnosi precoce. I segnali più diffusi, seppur “vaghi”, sono: sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto, gonfiore persistente all’addome, fitte addominali, bisogno frequente di urinare, perdite ematiche vaginali, stitichezza o diarrea. Se questi sintomi sono frequenti e persistenti bisogna rivolgersi al medico».

Ci si ammala principalmente dopo i 50 anni, moltissime sono già andate in menopausa. Tra le giovanissime è meno frequente e in quesi casi quasi sempre si tratta di fattori ereditari a rischio dovuti da mutazione genetica dei geni BRCA1 e BRCA2 che aumentano il rischio di malattia di quasi 50 volte.

Prevenzione? Non esiste un test da effettuare come avviene per il tumore all’utero: l’unica cosa che si può fare è prestare attenzione alla dieta, al peso e a dei segnali silenti che però se protratti nel tempo potrebbero essere significativi e li ripetiamo: Sensazione di sazietà anche a stomaco vuoto, gonfiore persistente all’addome, fitte addominali, bisogno frequente di urinare, perdite ematiche vaginali, stitichezza o diarrea

Per la Giornata Mondiale, la World Ovarian Cancer Coalition lancia per il secondo anno consecutivo la campagna di sensibilizzazione “Your voice has power” (La tua voce è potente) sul sito internazionale www.ovariancancerday.orge sui principali social media (Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest). «Per noi di Acto onlus partecipare alla celebrazione della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico con le associazioni di tutto mondo e con le nostre affiliate in tutta Italia significa unirci in un unico grande abbraccio virtuale perché solo alleandoci tutti contro questo killer silenzioso possiamo sperare di cambiare il futuro della malattia» dice Cerana. Per le iniziative italiane vi invitiamo a visitare il sito di Acto per informazioni e partecipazione.

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