Allarme Listeria, le buone regole da seguire per evitare il contagio

Il contagio per Listeria è un reale pericolo presente in Europa. in Italia è scattato l’allarme preventivo. Non si sono registrati ancora casi, ma l’allarme è altissimo.  La Listeria monocytogenes  è un batterio che prolifera negli alimenti freschi e sopravvive  sia in presenza che in assenza di ossigeno, risulta in grado di produrre tossine resistenti alle alte temperature. Resiste anche su superfici a contatto con gli alimenti – coltelli, posate, taglieri, cestino lava verdura – o nel frigorifero. 

La listeria è uno degli agenti patogeni  alimentari più rilevanti; è caratterizzata da una natura fortemente adattabile, al punto che, da un ceppo batteriologico coinvolto esclusivamente nelle malattie dell’animale, recentemente si è trasformata in un efficace batterio tossinfettivo anche per l’essere umano.
Si conoscono 6 tipi di listeria: listeria monocytogenes, listeria innocua, listeria seeligeri, listeria welshimeri, listeria ivanovii e listeria grayi.
La listeria monocytogenes è in grado di provocare epidemie e  trasformarsi in una malattia che colpisce l’uomo e gli animali con sintomi prevalentemente di tipo gastrointestinale. La trasmissione avviene sia attraverso il consumo di cibo o mangime contaminato, sia – ma questi sono casi assai più rari – tramite contatto con animali e persone infette.

Gli alimenti che possono portare alla proliferazione batterica sono tanti, prevalentemente crudi, quali: latte e carne, formaggi, ma anche verdure e cibi cotti mal-conservati, gastronomia.

E’ molto importante avere una corretta igiene domestica a prevenire questa infezione.

In via preventiva, nei giorni scorsi, sono stati ritirati dal mercato alcuni prodotti che avrebbero potuto presentare delle caratteristiche tali da contenere il batterio (c’è stata una ricerca sulla provenienza delle derrate e delle coltivazioni) che ne hanno imposto il fermo preventivo. Ciò è accaduto per alcuni minestroni Findus (rischio che i fagiolini contenessero il batterio). Anche le verdure miste del marchio Pinguin, in vendita presso Lidl (in cui si temeva che a contenere il batterio fosse il mais). Pinguin è un marchio proprio dell’azienda belga Greenyard tra le prime ad essere coinvolte – all’estero – e il lotto ritirato (con sigla W171583 8G) è stato prodotto nello stabilimento di Baja, nell’Ungheria meridionale. Sono stati poi ritirati anche dei prodotti a marchio Freshona, in vendita nella catena Lidl, ma soltanto in Sicilia.

Decalogo per la buona conservazione dei prodotti alimentari:

  1. La Listeria monocytogenes muore con la cottura è quindi sufficiente cuocere il minestrone per  pochi minuti ad una temperatura superiore a 75°C per eliminare il microorganismo.
  2. Carne, salumi, formaggi, prodotti di gastronomia come insalata russa e insalate di riso, e più in generale tutti gli alimenti freschi, vanno conservati in frigorifero.
  3. Gli alimenti vanno mantenuti in frigorifero e nel congelatore in contenitori chiusi.
  4. È preferibile decongelare gli alimenti mettendoli in frigorifero, anche la sera precedente, oppure cuocendoli subito: è da evitare assolutamente lo scongelamento rapido sotto l’acqua calda.
  5. I prodotti freschi di gastronomia, così come formaggi, carne, salumi e verdure già lavate, non vanno consumati dopo la data di scadenza.
  6. Per far funzionare al meglio frigoriferi e congelatori, soprattutto in estate quando la temperatura è più alta, è buona abitudine sbrinarli regolarmente per evitare che si accumuli ghiaccio.
  7. Congelatore e frigorifero devono essere tenuti puliti e disinfettati di frequente.
  8. Nella stagione più calda è necessario lavare molto bene frutta e verdura prima di consumarla cruda.
  9. Prima del taglio di meloni e angurie, va tolta accuratamente tutta la terra, magari aiutandosi con una spazzola; vanno consumati in pochi giorni e conservati in frigorifero coperti o in contenitori chiusi ermeticamente.
  10. Bambini, donne in gravidanza e anziani dovrebbero evitare di mangiare carne cruda, prodotti  affumicati e formaggi prodotti con latte non pastorizzato.

 

L’Autorità Europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha lanciato l’allarme per bloccare un’ondata di infezioni da listeria. Sotto accusa alcuni vegetali surgelati infetti che sono stati prodotti da una fabbrica ungherese della società belga Greenyard. Dal 2015 in Europa è in atto una epidemia di listeriosi che, finora, ha toccato cinque Paesi: Regno Unito, Svezia, Danimarca, Finlandia e Austria. Il bilancio al 15 giugno scorso è di 47 casi e 9 decessi.

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