Tuffo nel passato, quindicesimo episodio. Anno 2012: cronaca di un anno ricco di avvenimenti, positivi e negativi, in ogni campo, musica compresa

Tappa numero quindici del nostro viaggio nel passato. Correva l’anno 2012. Un anno di tragedie e cataclismi accaduti realmente (come il naufragio della Costa Concordia sull’Isola del Giglio, l’uragano Sandy che colpisce gli Stati Uniti e il terremoto di fine maggio con epicentro in Emilia-Romagna) o presunti (in riferimento alla bufala della fine del mondo predetta dal calendario Maya nel 2012), importanti cambiamenti nella politica europea (in Francia Hollande viene eletto nuovo presidente e in Italia, a fine anno, Mario Monti si dimette ponendo fine al governo tecnico) e conferme in quella extraeuropea (riconferma di Obama come presidente USA), casi di diritto internazionale che hanno fatto discutere per anni (l’arresto dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone), record (60 anni di regno per la Regina Elisabetta) e passaggi di consegne spaziali (muore Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sulla Luna, e due mesi dopo Felix Baumgartner si rivela essere il primo uomo a superare la velocità del suono). Ma anche di momenti significativi per il mondo dello sport, dalla morte di Piermario Morosini (calciatore del Livorno) e Giorgio Chinaglia (bomber della Lazio del primo scudetto) ad un Chelsea che contro ogni pronostico sconfigge il Bayern Monaco (il cui stadio, l’Allianz Arena, ha ospitato il match in questione) in finale di Champions League, dal primo scudetto della Juventus di Antonio Conte (sarà il primo di una lunga serie nel corso degli anni 2010) alla Spagna ancora campione d’Europa sconfiggendo l’Italia di Prandelli in finale per 4-0 fino ad arrivare alla XXX Olimpiade disputatasi a Londra, con il nostro Paese nono nel medagliere finale (quinta Nazione europea per medaglie dopo i padroni di casa della Gran Bretagna, la Russia, la Germania e la Francia) che viene vinto dagli Stati Uniti d’America.

Il 2012 vide importanti scomparse anche nel mondo della musica: parliamo di Whitney Houston e Donna Summer nel panorama internazionale, mentre in quello italiano la perdita più significativa fu quella di Lucio Dalla. Un Dalla che aveva partecipato meno di un mese prima al Festival di Sanremo come direttore d’orchestra per Pierdavide Carone (il loro brano Nanì si classifica quinto). Il già citato terremoto in Emilia colpì anche la sua Bologna: non a caso, durante i vari eventi musicali di solidarietà per le vittime del sisma (come Italia Loves Emilia e il Concerto per l’Emilia organizzato dai Nomadi) Dalla è stato spesso omaggiato da alcuni artisti partecipanti (tra questi Cesare Cremonini, Laura Pausini, Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Fiorella Mannoia). Parlando invece dei due principali eventi musicali di solidarietà verso il popolo emiliano, nonostante il comune fine le modalità di svolgimento sono differenti: se il Concerto per l’Emilia svoltosi allo Stadio Dall’Ara di Bologna prevedeva la presenza di soli artisti provenienti dalla regione, Italia Loves Emilia vedeva invece la partecipazione di 13 dei nomi più noti del panorama musicale italiano (Biagio Antonacci, i Nomadi, Zucchero, Giorgia, Tiziano Ferro, Fiorella Mannoia, i Negramaro, Renato Zero, Elisa, i Litfiba, Claudio Baglioni, Jovanotti e Luciano Ligabue) che si sono esibiti davanti a 154.000 persone al Campovolo di Reggio Emilia lanciandosi anche in duetti e in un finale corale consistente in una nuova versione di A muso duro di Pierangelo Bertoli. Rimanendo in tema musica, il 2012 è stato anche un anno di successi italiani e internazionali: come in ogni episodio del nostro Tuffo nel passato, analizziamoli.

Per la prima volta dopo anni, i due album più venduti in Italia vengono pubblicati negli ultimi mesi dell’anno solare: si tratta della raccolta di Jovanotti Backup – Lorenzo 1987-2012 e dell’album di Eros Ramazzotti dal titolo Noi, il primo sotto contratto con Universal per il cantautore romano. Quest’ultimo trainato da uno dei singoli più trasmessi dalle radio e venduti dell’autunno 2012, ossia la dedica all’allora compagna (e oggi moglie) Marica Pellegrinelli Un angelo disteso al sole. Ma l’album con il maggior numero di settimane al primo posto dell’anno è Sapessi dire no di Biagio Antonacci, contenente il tormentone estivo Non vivo più senza te, da molti conosciuta semplicemente solo come No signora no per via del ritornello. Antonacci non è però il solo artista italiano a tirare fuori un tormentone in quell’estate: basti pensare a Giorgia e la sua Tu mi porti su (in duetto con Jovanotti), a Cesare Cremonini e Il comico, brano che rilancerà la carriera del cantautore bolognese dopo alcuni anni di flop di vendite nonostante diversi successi radiofonici, oppure ai Club Dogo in collaborazione con Giuliano Palma con PES. Club Dogo che sono stati tra i contributori insieme, tra gli altri, ad Emis Killa e Marracash del grande successo nel corso del 2012 del rap italiano: Max Pezzali lo ha capito e, per festeggiare i 20 anni dal suo primo album (firmato 883) Hanno ucciso l’uomo ragno, ha deciso di rimasterizzare le tracce di questo storico disco aggiungendo ad essi dei versi scritti dalle principali penne rap italiane del periodo. Ma questo progetto dal sapore nostalgico contiene anche un inedito, Sempre noi, che vede la partecipazione di J-Ax (altro nome di punta della musica italiana anni ’90 come Pezzali) e, nel videoclip, anche di Mauro Repetto, tanto che molti mormorano di una possibile reunion degli 883. Continua il successo di album pubblicati a fine 2011 come L’amore è una cosa semplice di Tiziano Ferro (contenente pezzi ormai diventati dei classici come La differenza tra me e te e Per dirti ciao) o addirittura a inizio 2011 come Viva i romantici dei Modà, che torna a scalare le classifiche a più di un anno dalla sua uscita anche grazie alla nuova versione del brano Come un pittore cantata insieme a Pau Dones degli Jarabedepalo. Nella canzone per bambini, spopola (nel bene e nel male) il Pulcino Pio, nato dall’emittente romana Radio Globo: se da un lato diventa una hit di fama mondiale tradotta in diverse lingue partendo dal basso, da un lato diventa una delle canzoni per bambini più odiate di sempre. Il 2012 è anche l’anno del primo album di inediti dei Litfiba dopo il ritorno di Piero Pelù, intitolato Grande nazione. Un disco che parte forte anche grazie al successo del singolo di lancio La mia valigia ma che non decolla a causa di una tournée a dir poco sfortunata (anche a causa di un infortunio accorso a Pelù che ha portato il gruppo ad annullare quattro date) e di scelte di gestione commerciale dell’album discutibili. Infine, capitolo Sanremo: dopo il secondo posto dell’anno precedente in coppia con i Modà, Emma Marrone questa volta sale sul gradino più alto del podio con il brano Non è l’inferno scritto proprio da Kekko Silvestre, voce della band milanese. Il 2012 sarà un anno trionfale per la cantante salentina a livello commerciale perché, oltre a portarlo alla vittoria del Festival di Sanremo, il suo album Sarò libera verrà certificato triplo disco di platino e fa da traino per un concerto all’Arena di Verona che coinvolge anche altri ex membri della scuola di Amici quali Alessandra Amoroso, Annalisa e Marco Carta. Tornando al Festival, l’edizione 2012 riscuote un grande successo a livello di ascolti anche grazie alla presenza tra gli ospiti sia nella prima che nell’ultima serata di Adriano Celentano, ma anche a livello di brani di successi: oltre al brano vincitore ancora oggi sono gettonatissime nelle radio italiane La notte di Arisa (seconda classificata), Sono solo parole di Noemi (terza classificata), La tua bellezza di Francesco Renga, Per sempre di Nina Zilli e Ci vediamo a casa di Dolcenera.

 

Passando alla musica internazionale, i due tormentoni per eccellenza dell’annata parlano portoghese, anzi brasiliano: stiamo parlando di Ai se eu te pego di Michel Telo (in inverno), che ha raggiunto la sua popolarità anche grazie alle esultanze del calciatore brasiliano Neymar consistenti nel ballare con alcuni compagni questo pezzo (diventate virali sul web), e di Balada di Gusttavo Lima (in estate). Il tormentone mondiale degli ultimi mesi del 2012 è invece senza dubbio il Gangnam Style del sudcoreano PSY (il primo brano di sempre a raggiungere il miliardo di visualizzazioni su YouTube), fenomeno che ha dato vita a flash mob ad esso dedicati in tutto il mondo, Italia compresa. Continua il successo dei due best-seller internazionali del 2011 21 di Adele e Mylo Xyloto dei Coldplay, mentre l’artista rivelazione internazionale dell’anno è Emeli Sandé: il suo album di debutto Our version of events vende due milioni di copie solo in Gran Bretagna e nel nostro Paese è certificato disco d’oro, ottimo risultato se si tratta di un’artista internazionale emergente (e il nostro mercato è solitamente propenso all’acquisto di dischi di artisti nostrani). Album trainato, tra gli altri pezzi, da successi come Read all about it e Next to me. Tra le altre grandi hits internazionali dell’annata troviamo Drive By dei Train, Summer Paradise dei Simple Plan in collaborazione con Sean Paul, Cough Syrup degli Young the Giant, We are young e Some nights dei Fun, Try di Pink, One day di Asaf Avidan, Goodbye kiss dei Kasabian, Madness dei Muse, Hall of fame dei The Script insieme a Will.I.Am dei Black Eyed Peas e Somebody that I used to know del belga Gotye.

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