Sanremo Story, cronaca dell’edizione 2016

Rientriamo nel vivo del nostro viaggio nella storia del Festival di Sanremo. Anno 2016. Dopo il grande successo dell’edizione 2015, viene confermato nella doppia veste di direttore artistico e conduttore del Festival Carlo Conti. Che alla conduzione viene affiancato dalla modella e attrice romena Madalina Ghenea, dall’attore ormai sex symbol certificato Gabriel Garko e dall’attrice ed imitatrice Virginia Raffaele dopo la riuscita imitazione di Ornella Vanoni nell’edizione 2015 e il ruolo di ospite fissa svolto con successo nel corso di Amici 14. Quest’ultima si lancia in un’imitazione di un personaggio diverso per ogni serata: Sabrina Ferilli nella prima, Carla Fracci nella seconda, Donatella Versace nella terza e Belen Rodriguez nella quarta. Per poi tornare a vestire i panni di sé stessa nel corso della finale. A fine novembre, nel corso della serata Sanremo Giovani, vengono annunciati dapprima gli otto concorrenti per la categoria Nuove Proposte: vengono selezionati Francesco Gabbani, Ermal Meta (alla terza partecipazione a Sanremo nelle Nuove Proposte dopo quelle del 2006 come membro degli Ameba 4 e del 2010 come membro de La Fame di Camilla), Chiara Dello Iacovo (reduce dalla terza edizione di The Voice), Irama, Mahmood, Michael Leonardi, Cecile (con un brano a tema razzismo destinato a far discutere dal titolo N.E.G.R.A.) e Miele. La lista ufficiale dei Big viene invece annunciata a metà dicembre, durante una puntata de L’Arena di Massimo Giletti con Conti in qualità di ospite, esattamente come accaduto nell’annata precedente. Non c’è un vero e proprio favorito alla vigilia: alcuni pronosticano una vittoria della coppia composta da Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con Via da qui sia per la firma prestigiosa di Giuliano Sangiorgi sia per la tradizione spesso portafortuna dei duetti uomo-donna al Festival, chi Patty Pravo (con il brano Cieli immensi) per il grande progetto che c’è dietro questa partecipazione al Festival in occasione dei suoi 50 anni di carriera (il pezzo è scritto da Fortunato Zampaglione, autore di tanti successi italiani della prima metà degli anni 2010 come Guerriero di Marco Mengoni e Il mio giorno più bello nel mondo di Francesco Renga, e fa parte di un album intitolato Eccomi che è il primo della Pravo distribuito da Warner Music e contiene firme importanti come Tiziano Ferro, Gianna Nannini e Giuliano Sangiorgi oltre che collaborazioni volte a far conoscere la “ragazza del Piper” ai più giovani come quelle con Emis Killa e Fred De Palma), e chi Elio e le Storie Tese, che all’Ariston hanno centrato due secondi posti in entrambe le loro partecipazioni, che hanno da sempre il plauso della giuria di qualità qualsiasi proposta lancino all’Ariston, e con un brano che si distingue dalle altre 19 canzoni come Vincere l’odio (pezzo composto da cinque ritornelli cantati in cinque generi diversi) non è un obiettivo così impossibile. Vengono inseriti nella rosa dei possibili vincitori anche due protagonisti dell’edizione 2015: Lorenzo Fragola, che dopo il successo dell’album 1995 trainato da brani come #fuoricèilsole e la sanremese Siamo uguali, è chiamato alla consacrazione e a un miglioramento del decimo posto al Festival del 2015 e per questo motivo punta su una ballad tipicamente sanremese come Infinite volte, e Annalisa, quarta nell’anno precedente e che si presenta anch’essa con una ballad. Una ballad che a differenza di quella di Fragola non fa dell’orecchiabilità il suo forte ma che adattata all’orchestra funziona, eccome se funziona (Il diluvio universale). Torna in gara una delle conduttrici dell’edizione 2015, la vincitrice del 2014 Arisa con Guardando il cielo, e come accadeva spesso e volentieri in anni pari, insieme ad Arisa si presenta in gara anche Noemi, con un brano di Marco Masini dedicato alle donne intitolato La borsa di una donna. Annalisa e Lorenzo Fragola non sono i soli reduci dall’edizione 2015 a raddoppiare: sono della partita anche Alessio Bernabei e il suo ex gruppo Dear Jack, stavolta separatamente a causa dell’uscita dal gruppo del cantante di Tarquinia, sostituito dal classe ’97 Leiner Riflessi. Una situazione molto simile a quanto successe quattordici anni prima, con i Timoria e la loro ex voce Francesco Renga entrambi in gara a Sanremo nella stessa edizione. I DJ presentano la ballad Mezzo respiro, mentre Bernabei (neo-acquisto della scuderia Warner) punta su un brano dalle sonorità dance intitolato Noi siamo infinito. Il rap è rappresentato da Rocco Hunt, che torna all’Ariston dopo la vittoria nelle Nuove Proposte del 2014 con Wake up, e l’amico Clementino, escluso l’anno precedente ma che stavolta entra nella rosa dei 20 Big con Quando sono lontano. E c’è anche un ex rapper, ossia l’eclettico Neffa (artista in grado di spaziare nel corso della carriera per diversi generi contaminando il tutto con il pop), con un brano dalle sonorità Celentaniane intitolato Sogni e nostalgia. Reunion, seppur occasionale, per Morgan con i Bluvertigo, con il brano Semplicemente, che condivide il titolo con un grande successo del 2005 di un altro duo in gara per Sanremo 2016, gli Zero Assoluto che tornano all’Ariston dieci anni dopo Svegliarsi la mattina con un radiofonico up-tempo intitolato Di me e di te. Rumors parlano nei giorni precedenti all’annuncio del cast di una partecipazione di Fabrizio Moro, ma alla fine entra in gara da autore per Valerio Scanu: Finalmente piove porta la penna del cantautore romano. Tanti gli esclusi del 2015 che hanno trovato uno spazio in gara nel 2016: oltre a Clementino tra questi ci sono anche Dolcenera con Ora o mai più e gli Stadio con Un giorno mi dirai, brano che il leader del gruppo Gaetano Curreri ha dedicato a sua figlia. Chiudono il cast Francesca Michielin con Nessun grado di separazione, Enrico Ruggeri con Il primo amore non si scorda mai e la figlia d’arte Irene Fornaciari con un brano molto “Zucchero-style” che parla delle tragedie accadute via mare, dal titolo Blu.

C’è equilibrio e incertezza sul possibile vincitore sino all’ultimo. E ad aggiudicarsi la 66° edizione del Festival di Sanremo sono gli Stadio con il brano Un giorno mi dirai. Alta la percentuale di voto per questo brano da parte della giuria di qualità, ma allo stesso tempo si è trattato della canzone più televotata dal pubblico da casa: Curreri e compagni sono riusciti a convincere e far commuovere tutti. E non solo, perché l’omaggio al compianto amico Lucio Dalla in La sera dei miracoli si aggiudica nella terza serata il premio per le Cover. Ed è stata una sorta di rivincita dopo gli ultimi posti degli anni ’80 e il fatto che il massimo risultato all’Ariston per la band bolognese sia stato il quinto posto del 1999. Ma gli Stadio rinunciano all’Eurovision Song Contest per lanciare in grande stile la seconda classificata Francesca Michielin con il brano Nessun grado di separazione che si rivela il più trasmesso dalle radio tra i brani del Festival nel corso del 2016. Pezzo che invece dovrà accontentarsi del sedicesimo posto all’Eurovision Song Contest di Stoccolma. Tornando a Sanremo, il gradino più basso del podio è occupato dalla coppia tutta siciliana Giovanni Caccamo-Deborah Iurato. Ottimo quarto posto per Enrico Ruggeri: molto apprezzato il ritorno alle sonorità rock che si manifesta in Il primo amore non si scorda mai. Seguono Lorenzo Fragola quinto, Patty Pravo sesta (e vincitrice del Premio della Critica, il terzo in carriera), Clementino settimo (nota di merito per la sua cover di Don Raffaè di Fabrizio De André, accolta da una standing ovation dell’Ariston) e Noemi ottava. Chiudono la Top 10 di questo Festival Rocco Hunt (a sorpresa, visto che la grande partenza in termini di vendite e passaggi radio della sua Wake Up faceva pensare a un suo possibile piazzamento in alta classifica) e Arisa. Annalisa apre invece la parte destra della classifica finale, seguita al dodicesimo posto da Elio e le Storie Tese: sia “Nali” che gli Elii erano tra i favoriti della vigilia e si sono ritrovati a metà classifica contro ogni pronostico. Forte al televoto ma affossato dalla giuria di qualità Valerio Scanu con la sua Finalmente piove (per il sardo molto meglio la prestazione nella serata dedicata alle cover con la reinterpretazione di Io vivrò senza te di Lucio Battisti), così come Alessio Bernabei con Noi siamo infinito, che però riuscirà a imporsi fuori dal Festival grazie a una massiccia promozione radio e una certificazione a disco di platino in termini di vendite. Le ultime due classificate nella graduatoria dei finalisti sono Dolcenera e Irene Fornaciari. La Fornaciari rientra però in finale dopo aver totalizzato la maggior percentuale di televoto in uno spareggio per il ripescaggio dei cinque eliminati della quarta serata (gli altri quattro sono Neffa, Bluvertigo, Dear Jack e Zero Assoluto). Il vincitore della categoria Giovani è invece il toscano Francesco Gabbani con l’ironica Amen: l’accesso alla finale delle Nuove Proposte è arrivato dopo un errore di calcolo nei dati di voto nella sfida con Miele, che senza errori aveva passato il turno, con il brano Mentre ti parlo. Nel lungo termine, la categoria Nuove Proposte ha lanciato più di ogni altra negli anni 2010 diversi nomi, se consideriamo che Ermal Meta (dopo alcuni anni di successi come autore) si consacrerà da solista partecipando ai due successivi Sanremo portando a casa un terzo posto e una vittoria, Irama vincerà due anni dopo Amici di Maria de Filippi e Mahmood si rivela la mente creativa dietro diversi successi della seconda metà degli anni 2010.

 

Infine, gli ospiti. Corposa la lista anche per il 2016: da Laura Pausini ad Elisa, da Eros Ramazzotti a Renato Zero passando per i Pooh, che festeggiano il cinquantennale della loro carriera e promuovono il loro ultimo tour insieme, con tanto di ritorno in formazione di Riccardo Fogli, e la regina delle sigle dei cartoni animati Cristina D’Avena, arrivata all’Ariston dopo il grande successo di una petizione Web che la voleva come ospite al Festival. Tra gli artisti internazionali il Festival del 2016 ospita nomi che vanno da leggende della musica mondiale come Elton John a volti della musica internazionale attuale come Hozier, Ellie Goulding e Lost Frequencies. Spiccano infine tra gli ospiti extramusicali noti Aldo, Giovanni e Giacomo, Beppe Fiorello, la coppia Panariello-Pieraccioni, Enrico Brignano e soprattutto, nella seconda serata, l’attrice Nicole Kidman. Risultato finale? Era difficile bissare il successo del 2015, ma Conti ci è riuscito e ha fatto centro anche stavolta. Media ascolti di pochissimo inferiore al 2015 ma sempre stabile su una cifra tra i 10 e gli 11 milioni di telespettatori ma con una percentuale di share superiore rispetto all’annata precedente. E la serata finale coincideva con la sfida scudetto Juventus-Napoli: gli ascolti si sono mantenuti comunque alti nonostante la forte concorrenza. Chapeau.

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