Raf, meno rock e tanta poesia, per canzoni da ricordare

Raffaele  lavora e compone, suona, arrangia, prova e riprova, lavora negli States. Ci sono nuove sonorità da provare, nuovi arrangiamenti. La musica è ricerca. Parte da se stessi da quello che siamo e si confronta con il mondo circostante. Lui è sempre lo stesso, almeno per l’approccio e la serietà nel suo lavoro. Di candeline ne ha soffiate 59, ma capelli a parte, volati via nel tempo, è quel ragazzo, serio e impunito di trent’anni fa, quando iniziò la sua avventura con Self Control. Cambiato sicuramente, come ti cambia la vita fuori e dentro il palco. A volte segnato negli affetti, ma anche pieno di soddisfazioni. La sua vita privata (è sua) e accenniamo a moglie e due splendidi ragazzi.

Oggi però ci occupiamo delle sue poesie, che nel nostro tempo trovano diffusione con la musica per un approccio più esteso e comprensibile. Poesie d’amore e crescita. Una maturazione che è andata di pari-passo con il tempo che è trascorso. Sono lontani gli anni del gruppo “The Friends” e dei concerti nella città natale Margherita di Savoia. Poi Firenze e l’idea di fare della musica un mero hobby, ma la passione torna e si fa viva. Lasciata l’università, a Londra tutto torna vivo e presente, come un amicizia ritornata, una passione mai sopita. Un incontro, con Giancarlo Bigazzi segna l’inizio di una collaborazione che fa nascere RAF. Siamo a “Self Control”, primo album in Inglese, che lo fa balzare in classifica in un successo, tanto inaspettato, quanto inarrestabile. La sua vita era segnata, la passione si era materializzata e non si sarebbe più fermata.

 

La Carriera di Raf si districa tra la composizione e l’interpretazione dei propri brani, ma anche per altri artisti. Nel 1987 con “Si può dare di più” vince, come autore il Festival di San Remo (canzone cantata dal trio Tozzi-Ruggeri-Morandi). Sempre con Tozzi, compone e canta “Gente di Mare“. Nel 1988/89 partecipa al Festival di San Remo con “Inevitabile Follia” e “Cosa resterà degli anni ottanta“, “Ti pretendo“.

 

La cavalcata di Raf è interminabile, come il suo titolo di “Interminatamente“. Poi nel 1991 ancora San Remo con “Oggi un Dio non ho“.  Tanti i successi che si susseguono, gli estratti, dall’album che vanno a scalare la classifica Hit, come,  “Siamo soli nell’immenso vuoto che c’è“. Arriviamo al famosissimo “Battito Animale” ,”Due”, “Stai con me” di uno dei dischi più famosi del 1993. “Cannibali“. Sono seguite delle Raccolte dei suoi più grandi successi. Nel 2001  presenta un nuovo album “Iperbole“, con la famosissima “infinito“, ma anche tanti altri successi, “via”,”Iperbole”,”nei silenzi”. In quell’occasione ha seguito anche la realizzazione del vidoclip e l’apertura del suo nuovo sito www.raf.it

Infinito ha segnato molti miei giorni e sensazioni di un tempo che vivevo con particolare coinvolgimento, sensazioni che sono rimaste e che condividevo con le parole della canzone. Vi ripropongo il videoclip, bello, originale e frutto della sua creatività.

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Testo:

Raf: Infinito

Ironia del destino vuole che
Io sia ancora qui a pensare a te
E la mia mente flash
Ripetuti attimi vissuti con te
È passato tanto tempo ma
Tutto è talmente nitido
Così chiaro e limpido
Sembra ieri
Ieri avrei voluto leggere I tuoi pensieri
Scrutarne ogni piccolo particolare ed evitare di sbagliare
Diventare ogni volta l’uomo ideale
Ma quel giorno che mai mi scorderò
Mi hai detto non so più se ti amo o no
Domani partirò sarà più facile dimenticare dimenticare
E adesso che farai
Risposi io non so
Quel tuo sguardo poi
Lo interpretai
Come un addio
Senza chiedere perchè
Da te mi allontanai
Ma ignoravo che
In fondo non sarebbe mai finita
Teso ero a pezzi ma un sorriso in superfice
Nascondeva I segni di ogni cicatrice
Nessun dettaglio che nel rivederti
Potesse svelare quanto ci ero stato male

4 anni scivolati in fretta e tu
Mi piaci come sempre forse anche di più
Hai detto so che un controsenso
Ma l’amore non è razionalità
Non si può capire
Ore a parlare poi abbiam fatto l’amore
È stato come morire
Prima di partire
Potrò mai dimenticare dimenticare
L’infinito lo sai ‘cause’è irraggiungibile
Fine o meta che
Rincorrerai per tutta la tua vita
Ma adesso che farai
Adesso io non so
Infiniti noi
So solo che non potrà mai finire
Mai ovunque tu sarai
Ovunque io sarò
Non smetteremo mai
Se questo è amore è amore infinito

Nel 2006 un  nuovo album “Passeggeri distratti” con “Dimentica” presenta nove nuovi brani che hanno nuovi sound e ritmi e testi di spessore differenti. Una nuova storia, una nuova avventura con lo scorrere della vita che imprime nuove spinte e motivazioni.

Metamorfosi” del 2008 è un nuovo successo. Nel 2011 pubblica “Numeri“con singolo  che mette i brividi “Un’emozione inaspettata“. e “senza cielo“. E’ del 2012 “Le ragioni del cuore“. Nel 2015, nella partecipazione a San Remo, a causa di una bronchite non riesce ad esibirsi al meglio compromettendo la sua performance, e venendo di fatto estromesso dalla classifica finale. Ciò però non lo danneggerà per la bellezza e la sensibilità del suo disco, che ancora, come sempre ha incontrato i favori del pubblico. Del CD “Sono Io” contenente il brano di San Remo ne riporto testo e musica di “Come una favola“.

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Sei tu, l’unica per me, non c’è niente di simile.

Un giorno sei entrata nei miei sogni e hai reso tutto possibile.

E ho imparato tra sogni e realtà, imprevedibili.

Che l’amore esiste anche aldilà dei nostri limiti.

Sei tutto quello che voglio, anzi sei molto di più .

E a quanti dei miei problemi la soluzione sei tu.

Vorrei che fosse per sempre “Come una favola” a cui non crede nessuno, soltanto io e te.

C’è sempre una strada sai davanti a noi.

Attraversando spirali di un mondo in disordine puoi inventarne un’altra se vuoi.

Finché vedrò le api che si posano sui fiori, mentre le nuove disegnano il cielo.

Ovunque andrai io ci sarò perché,  perché è di me che hai bisogno, ed io ho bisogno di te.

Perché siamo parte di un sogno che è tutto quello che c’è. E sarà sempre per noi “Come una favola”.

Stringimi forte perché Ti farò girare girare girare volare…eh

E splenderemo per sempre, milioni di anni luce come pianeti, oltre la gente oltre l’invidia, di chi questo mai questo avrà. E splenderemo per sempre.

Sei tutto quello che voglio, tu sei molto di più e ai miei perché, la risposta sie tu.

Vorrei che fosse per sempre “Come una favola” “Come una favola”

E girare girare e volare, una vita si può raccontare, come una favola, come una favola…………..

A breve #rafriefoli presenterà il suo nuovo lavoro. Con un messaggio su Instagram  e alcune foto, anticipa che si stanno muovendo i passi, si concretizza il progetto, giorno dopo giorno. Foto al pianoforte e davanti ad un microfono, non lasciano spazio a dubbi sui prossimi programmi… “I get new music“. E noi saremo pronti ad ascoltarlo ed acclamarlo come da quei lontani anni ottanta, con quella ballata scanzonata di “Self Control” prima, e tutte le meravigliose poesie a seguire. Poesie d’amore, a senso unico, che non lascia spazio a pentimenti ed è pronto a rinnovarsi sempre e comunque, come le sue parole e musica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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