Cinque film sulle gare di auto clandestine

Donne e motori, gioie e dolori verrebbe da dire volendo essere pedanti e retrogradi ma, purtroppo, la saggezza popolare dei proverbi, quel piccolo fondamento di verità ce l’ha sempre e, evidentemente, anche lo Star System risente del background culturale delle generazioni precedenti. In effetti nei film dove si parla di corse di auto clandestine, una Lei dallo sguardo languido e dalla voce suadente c’è sempre. Non solo. C’è e si fa sentire comunque, dall’alto dei sui 14 centimetri di tacco a spillo, quando, addirittura, non è lei stessa a sventolare la bandiera a scacchi e a saltare al collo del fortunato vincitore, sempre che ve ne sia uno. Nelle produzioni del 2017 non siamo mai scesi sotto le 5 stelle negli indici di gradimento di critica e di pubblico anche perché, in effetti, di qualità ce n’è e come. Per la quantità si potrebbe ribadire lo stesso concetto, ma questa è un’altra storia.

  • L’autista (The wheelman)
  • Le Fidéle (Le Fidéle)
  • Overdrive (Overdrive)
  • Baby driver – Il genio della fuga (Baby driver)
  • Lowriders (Lowriders)
  • Fast & Fuorious 8 (The Fate of the Furious)

Prima che scatti il verde e che la bagarre ci catapulti in una girandola di adrenalina da motori truccati, è doveroso precisare che basterebbe tornare indietro di qualche mese in più per avere titoli altrettanto roboanti e, più che altro, pellicole che incollano al divano o alla poltroncina. Uno su tutti? Spin Out – Amore in testacoda, quando il neopatentato toglie la P dal parabrezza posteriore e gliela fa pagare a tutti quelli che una marachella, al volante o in un’altra sede l’hanno fatta. Per la top five, invece, c’è poco da dire. Basti pensare che quello Veloce e furioso numero 8 si trova in quinta posizione. Tornando alle donne, invece, quelle della hit parade appena stilata sono tanto importanti come pistoni, carburatori e alberi di trasmissione. Come sempre. Il che è tutto dire.

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