Tuffo nel passato. Estate 2000: il nuovo millennio inizia con un’estate tra Giubileo, Europei e tormentoni

 

Estate 2000. La prima estate del Terzo Millennio e del XXI secolo che ancora oggi stiamo vivendo. L’estate del Grande Giubileo di Giovanni Paolo II, caratterizzato dai cosiddetti Giubilei particolari per vari gruppi di persone, tra cui la Giornata Mondiale della Gioventù o Giubileo dei Giovani, culminato nella storica Veglia della serata del 19 Agosto svolta presso il Campus dell’Università di Tor Vergata a cui hanno partecipato due milioni di giovani cattolici di tutto il mondo (nacque da quest’evento il termine Papaboys per indicare i giovani partecipanti ai raduni presieduti dai vari Papi). L’estate della preparazione alle Olimpiadi di Sydney del 2000, svoltesi in autunno. L’estate in cui il Belgio e l’Olanda ospitano gli Europei di calcio, con l’Italia allenata da Dino Zoff che si arrende solo in finale ai tempi supplementari contro la Francia della Generazione d’oro (eravamo in vantaggio ed eravamo già pronti a festeggiare il secondo Europeo della storia calcistica della nostra Nazionale fin quando al 93’ Wiltord non segna il gol del pareggio transalpino che porta le due squadre ai supplementari; al 13’ minuto dei tempi supplementari arriva infine il golden gol del futuro juventino Trezeguet che regala alla Francia il suo secondo Europeo dopo quello del 1984). L’estate della Lazio campione d’Italia dopo ventisei anni che si rinforza per ripetere l’indimenticabile stagione precedente con acquisti importanti come Crespo e Peruzzi; lo scudetto laziale risveglierà nei cugini della Roma la voglia di tornare ai vertici del calcio italiano e risponde ai biancocelesti con l’acquisto del bomber della Fiorentina Gabriel Batistuta. Nella musica, l’estate 2000 fu povera di grandi nomi ma ricca di successi e tormentoni. E di nomi che nella musica sia italiana che internazionale diventeranno di primo piano negli anni a venire.

L’estate musicale italiana 2000 vede come protagonisti i Lunapop di un ventenne Cesare Cremonini, che grazie al successo del singolo Qualcosa di grande portano il loro album di debutto Squerez in vetta alle classifiche e vincono il Festivalbar alla loro prima partecipazione in carriera. Qualcosa di grande è senza dubbio il brano italiano più popolare di quell’estate insieme a Vamos a bailar di Paola e Chiara, che riscuote un grande successo anche fuori dall’Italia (Spagna in primis), vince l’edizione 2000 del Disco per l’estate e al Festivalbar si aggiudicherà il premio per il brano più trasmesso dalle radio della stagione estiva 2000. La kermesse di casa Salvetti nel corso della sua 37° edizione premia anche Ligabue per l’album più venduto della stagione musicale 1999-2000 (Miss Mondo ’99, che conteneva la sigla di quell’edizione Si viene e si va) e Bon Jovi con il premio dedicato agli artisti internazionali Festivalbar International grazie al successo mondiale del singolo It’s my life, ad oggi uno dei maggiori successi della band statunitense e negli anni un classico del rock internazionale. Tornando alla musica italiana, altri brani nostrani che hanno avuto grande fortuna nell’estate del 2000 sono Ci sei tu di Nek, Parole di burro di Carmen Consoli, Dipende (versione italiana scritta da Jovanotti di Depende) degli Jarabe De Palo, Io ci sarò e Toro Loco di Piero Pelù (primi due singoli ufficiali della carriera solista del rocker fiorentino dopo l’addio ai Litfiba) e Questione di sguardi di Paola Turci (cover di This kiss di Faith Hill). Senza dimenticare due fortunati brani in lingua inglese cantati da artisti italiani come Ti amo ti amo di Alexia e Too much of heaven degli Eiffel 65.

Non mancano i tormentoni latini, due su tutti: la Bomba di King Africa che è ancora oggi uno dei balli di gruppo più gettonati in villaggi turistici e spiagge, la Banana del cubano Michael Chacon (cover del noto brano di Ben Sa Tumba) e Para no verte mas degli argentini La Mosca Tse Tse. Rimanendo nella musica internazionale e passando ai generi più tradizionali, oltre ad It’s my life in quell’estate hanno scalato le classifiche di vendita e airplay radiofonico italiane (e non solo) anche pezzi come I’m outta love di Anastacia, Never be the same again di Melanie C, la colonna sonora degli Europei Natural Blues di Moby, Hello world della belga Belle Perez, In these shoes di Kirsty McColl (morta pochi mesi dopo durante un’immersione subacquea), Pure shores delle All Saints (che diventerà qui in Italia colonna sonora degli spot della DeLonghi dei primi anni 2000), Let’s get loud di Jennifer Lopez, Oops…I did it again di Britney Spears e My heart goes boom (conosciuta come La di da da) dei franco-tedeschi French Affair.

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