Roma: fermato un sospetto per l’omicidio dello studente americano Beau Solomon

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Ogni anno, in Italia, sono migliaia i giovani che decidono di partire per paesi stranieri con l’obiettivo di fare un’esperienza diversa che si tratti di lavorare o studiare, scegliendo di interagire con persone e culture completamnte differenti dalla propria, fare nuove amicizie ed approcciarsi ad ambienti completamente diversi contribuendo a crearsi un bagaglio culturale unico nel suo genere.

Se migliaia sono i ragazzi italiani che partono per altri paesi d’Europa e non solo, altrettanti sono quelli che da altri territori si impegnano per trascorrere un periodo di studio o lavoro nel nostro paese, ed è esattamente ciò che accaduto al 19enne Beau Solomon, ragazzo americano che nei giorni scorsi è improvvisamente scomparso ed è in seguito stato ritrovato senza vita nella Capitale.

Beau Solomon era uno studente statunitense di 19 anni e frequentava l’Università Wisconsin-Madison, ma di recente aveva deciso di trascorrere due semestri di studio a Roma, presso la John Cabot University. La scomparsa è avvenuta giovedì sera, dopo che il ragazzo aveva trascorso una serata insieme ad alcuni amici in un bar di Trastevere, ed è stato da allora che si sono perse le tracce del giovane.

Dopo la segnalazione di scomparsa, la polizia ha subito avviato le ricerche per capire cosa fosse successo, ma a distanza di qualche giorno, nonostante la mobilitazione degli amici del ragazzo e delle autorità, è arrivata la notizia che si temeva. Il corpo senza vita del ragazzo è stato ritrovato nel Tevere, e sono subito state avviate le indagini per omicidio, in quanto secondo le informazioni disponibili, presentava una vistosa ferita sulla testa. Nel corso delle indagini, alcuni testimoni hanno confermato di aver visto, nella notte di venerdì, un ragazzo che veniva gettato dal ponte Garibaldi da un gruppo di persone. La carta di credito del ragazzo, rubata insieme al cellulare, ha registrato una spesa di $1500 a Milano.

Oggi le indagini sembrano aver portato ai primi risultati. Le autorità hanno fermato un sospetto, un 40enne romano senza fissa dimora, indiziato per omicidio aggravato da futili motivi, e adesso si attende di comprendere le dinamiche che hanno portato alla morte del 19enne. A questo punto si attendono i risultati dell’autopsia per comprendere cosa ha causato in effetti la morte di Beau e sarà necessario approfondire le dichiarazioni dei testimoni, che potrebbero confermare il coinvolgimento di più persone nella morte del ragazzo.

Secondo alcune  indiscrezioni, l’ipotesi è che l’uomo fermato dalle autorità potrebbe aver partecipato all’aggressione del giovane, scatenata forse dal furto del suo portafogli e del cellulare, e che si sarebbe infine conclusa con la tragica morte del ragazzo, ritrovato nella giornata di ieri nel Tevere. Per conoscere la verità, è tuttavia necessario attendere ulteriori sviluppi.

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