Riceve in eredità 3 miliardi di lire dal nonno, ma è troppo tardi per cambiarli in euro

Diventare improvvisamente ricco da un giorno all’altro è un sogno per chiunque ma nel mondo esistono casi di persone che riescono realmente ad avere questa fortuna, che sia per una vincita milionaria con gratta e vinci o lotterie (basti pensare al jackpot da 130 milioni di euro vinto ieri a Caltanissetta) o l’eredità ricevuta da un lontano parente. Ma esistono anche casi in cui il destino beffardo interviene senza alcun preavviso.

E’ certamente questo il caso raccontato nei giorni scorsi da varie testate che racconta di un uomo che, a Roma, ha ricevuto in eredità dal nonno una fortuna da 3 miliardi di vecchie lire, ma la legge gli impedisce di godersi quanto ricevuto, a causa del fatto che ormai dal 2012 non è più possibile recarsi in banca per cambiare le lire in euro.

Questa storia ha dell’incredibile. Immaginate di scoprire, da un giorno all’altro, di essere proprietari di una fortuna del genere, scoprendo solo in seguito di non poterne usufruire a causa di una legge che impedisce di farlo. Ma è esattamente quanto accaduto a Luigi, un bancario romano di 48 anni.

Nel luglio 2017 il 48enne viene a sapere della morte del nonno, un imprenditore immobiliare che si è trasferito da molti anni in Svizzera, a Lugano. L’uomo risulta l’unico erede e diventa il proprietario di una cassetta di sicurezza contenente 3 miliardi di lire in banconote da 500.000 lire. Avendo ereditato questa fortuna, decide quindi di rivolgersi a Bankitalia per vedersi cambiare i soldi appena ereditati in euro, ma riceve un no come risposta.

Secondo la legge, infatti, dall’entrata in vigore dell’euro era possibile effettuare il cambio delle vecchie lire entro i 10 anni successivi (quindi entro il 2012). Adesso l’unica speranza è che il mandato affidato dall’uomo ai suoi legali possa cambiare quanto accaduto. La richiesta è che il termine dei 10 anni per il cambio lira-euro entri in vigore dal momento in cui il 48enne ha ricevuto la cospicua eredità, e non dall’entrata in vigore dell’euro avvenuta nel 2002.

Ma per quanto assurda possa sembrare questa storia, non è la prima volta che si verifica un episodio del genere. Risale all’anno scorso la storia analoga di una zia che ha lasciato in eredità quasi 1 miliardo di lire al nipote, che si è visto negare da Bankitalia la possibilità di effettuare il cambio in euro.

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