Prepariamo le nostre piante ad affrontare l’inverno

Roseragno

L’autunno, malgrado le temperature di questi giorni è alle porte. Dobbiamo prepararci ad affrontarlo al meglio sia noi, che le nostre amiche piante. Per ciò che riguarda la nostra salute, in questi giorni girano sul web dei prodotti  naturali che dicono miracolosi (fettine di limone, zenzero e miele, da mettere tutto insieme quale preparato da  prendere tutte le mattine, almeno un cucchiaino), che dovrebbero tutelare la nostra gola (da provare) contro mal di gola e raffreddamenti vari. Poi la cara vecchia  canottiera o maglia della salute, che seppure additata come cattiva abitudine, mi salva sempre dalle infreddature e mal di pancia.

Per coloro che ci hanno accompagnato coi loro profumi e colori durante la  primavera, per tutta l’estate fino ad oggi, dobbiamo concedere loro  poche e semplici attenzioni che le permetteranno di superare i periodi più rigidi, l’eccesso di umidità, il freddo diretto e magari rigermogliare con l’inizio della prossima bella stagione.

A volte rimedi semplici, dettati da piccole accortezze, ci permetteranno di rivederli germogliare a primavera e regalarci ancora una volta ciò che nella loro naturale semplicità, può far rallegrare nel guardarli.

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Rose:
E’ importante, dopo l’ultima fioritura che sta consumandosi in questo periodo, provvedere ad una prima potatura, un po’ più radicale di quella che normalmente viene fatta a primavera e in estate alla caduta dei fiori. Smuovendo la terra alla base delle radici, tutti i rami che hanno prodotto fiori e che non presentino getti nuovi possono essere tagliati (dipende anche dalle dimensioni della pianta).

Possono essere eliminati i rami secchi alla radice e i cosiddetti “fugoni” con rami rossi… giovani, che in questa stagione non produrranno nulla se non un indebolimento della pianta  stessa.

Verso Febbraio Marzo, al termine del periodo più freddo, si potrà provvedere ad una più radicale potatura, lasciando solo i rami forti che daranno maggiore slancio alla crescita della pianta e al suo rinfoltirsi. Per le piante di grandi dimensioni tale operazione va fatta su tutti i rami che hanno diverse “diramazioni”. Un’operazione attenta da non sottovalutare dalla quale deriva la successiva crescita. Non va fatta troppo presto, per il rischio che il freddo secchi i rami scoperti, ne troppo tardi che ne comprometterebbe lo sviluppo.

Durante l’inverno, le uniche attenzioni dovranno riguardare una protezione della base delle radici: se le piante sono nei vasi, si consiglia di coprire le stesse con della paglia o con corteccia più che sabbia, smuovendo di tanto in tanto.

La formazione di muschio, se da un lato denota la presenza di umidità, al contempo le protegge. Nel caso di piante nel terreno, si può operare in maniera similare e cioè, utilizzare le foglie che si trovano senz’altro a terra, per proteggere la base e coprire il tutto con rametti secchi, per non farle volar via, ma comunque far passare l’aria. Anche ciotoli di terracotta e sassi di medie dimensioni possono  aiutare allo scopo.

Le Rose sono piante forti, non temono troppo il freddo. In Autunno si può pensare anche ad un loro nuovo impianto a terra: tramite Talea, si possono creare delle nuove piantine prendendo dalle piante potate, degli steli senza foglie (lunghezza sui 20 cm) da interrare, normalmente su vasi con una base di sabbia, e terra nuova concimata.

Anche qui vale la regola di proteggere la base cercando di non far permanere acqua e comunque mantenendo la ventilazione. Per la parte esterna si può procedere in diverse maniere (dipende dalle zone climatiche). In alcune località sarà sufficiente mettere una piccola e incannucciata intorno alle nuove piantine, oppure nei quattro angoli del vaso mettere dei bastoncini e con della stoffa/tela si può circondare il tutto fissando la stoffa ai paletti/bastoncini (senza coprire la luce).

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Un discorso molto simile vale per  i Gerani, quei bellissimi e coloratissimi fiori che dalla primavera all’autunno riempiono i nostri balconi, davanzali ed aiuole, con cespugli fitti, intensi di variegati colori dal rosa al rosso, al viola, al delicato bianco, con diverse tipologie di fiori, a mazzetti o a palla, profumati o inodore.

Per il Geranio sta arrivando il periodo del Letargo. Ha regalato tanto da Marzo in poi ed è stato uno sfoggiar colore con generosità. Ora è tempo di riposare, di salvaguardare rami e radici e affrontare nella maniera migliore piogge e freddo. Le prime, tanto desiderate col caldo, possono diventare letali, se accompagnate dal gelo.

La prima operazione da fare in questo periodo è togliere tutti i fiori e i rami secchi. Verificare se ci fossero rami che si sono anneriti e provvedere a recidere fino al verde.

Togliere tutte le eventuali escrescenze (rami molto lunghi – da riutilizzare per fare nuove piantine). In questo periodo smuovere la terra, per evitare ristagni può essere utile. Passare dell’antiparassitario e/o funghicida, può aiutare contro tutti i parassiti che si annidano alla base delle piante.

Le piante devono avere la possibilità di mantenere il più possibile la terra umida, ma non bagnata, di giorno e possibilmente asciutta nelle ore più fredde.

Come agire? I sistemi sono sempre gli stessi. Prima cosa, se si tratta di vasi, porli al riparo dai venti più freddi. Alzare le piante, in maniera che non ristagni l’acqua sotto i vasi e togliere gli eventuali piattini/sottovasi.

Coprire le piante più giovani con un telo che permetta la traspirazione ma difenda da grandine, acqua forte o neve. L’ideale sarebbe avere una serra, ma se ciò non fosse possibile può essere sufficiente disporre i vasi su uno scaffale poggiato a muro e ricoprirlo con un telo trasparente.

Se le piantine fossero piccole possono essere messe in cassette (quelle della frutta vanno benissimo) anche al chiuso, purché vicino alla luce. Le piante a terra possono essere protette con fogliame e corteccia alla base e dopo una prima potatura, si dovrebbe operare col sistema dei quattro bastoncini posti intorno alla pianta e coprirle con un telo traspirante, che  protegge da tramontana e freddo.

A Marzo, bisognerà provvedere a potarli abbondantemente, a rinnovare la terra, e ad una prima concimazione… ma ne riparleremo!
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