Philipp Morris punta sulle sigarette smart, e assume in Italia

Più di 1 miliardo di persone nel mondo continua a fare uso di sigarette, nonostante le continue campagne di sensibilizzazione che tentano di informare i consumatori sui danni enormi per la salute provocati dal fumo, una situazione che continua a generare preoccupazione tanto da spingere a provvedimenti, come l’obbligo per i produttori di stampare sulle confezioni di sigarette immagini shock che mostrassero gli effetti delle sigarette, provvedimento che non sembra aver raccolto i risultati sperati.

Smettere di fumare, soprattutto per chi lo fa da molti anni, può essere molto difficile, ed è per questo che la novità in arrivo nei prossimi mesi da una delle principali multinazionali specializzate nella produzione di sigarette, potrebbe rivelarsi positiva per la salute dei fumatori. La Philipp Morris ha infatti annunciato nuovi investimenti destinati alla produzione di un nuovo tipo di sigaretta intelligente, che porterà anche a nuove assunzioni nel nostro paese.

La Philipp Morris International è una multinazionale statunitense considerata tra i principali produttori di sigarette a livello globale, ed è proprietaria di alcuni celebri marchi come appunto Marlboro e Chesterfield. Da tempo la società ha deciso di investire in un nuovo prodotto in grado ridurre il danno per la salute dei consumatori, con un progetto sul quale il colosso ha già investito oltre 2 miliardi di dollari negli ultimi anni. E adesso sembra arrivato il momento di espandere questi investimenti.

Secondo le ultime novità, la Philipp Morris aumenterà di investimenti nell’impianto che si trova nella provincia bolognese di altri 500 milioni di euro, che porteranno ad altre 600 assunzioni che si aggiungeranno alle 200 già annunciate nei mesi scorsi. I nuovi dipendenti andranno a lavorare nella produzione delle sigarette iQos, un progetto che prevede la creazione di sigarette intelligenti a partire dal 2018.

Questa nuova varietà è caratterizzata da un sistema che non brucia il tabacco come avviene nelle sigarette tradizionali, ma lo riscalda riducendo drasticamente i danni provocati dalla combustione, portando quindi alla creazione di un prodotto in grado di ridurre i danni per la salute dei consumatori. La multinazionale è convinta che questo nuovo prodotto, in futuro, potrà ottenere un grande riscontro tanto da riuscire con il tempo a sostituire del tutto le tradizionali sigarette, ed è per questo che gli investimenti nella ricerca sono stati imponenti.

Fino ad oggi l’unica alternativa valida alle classiche bionde sono state le sigarette elettroniche, ma negli ultimi anni sono state molteplici le ricerche che hanno evidenziato i possibili danni derivanti dall’uso di questa alternativa apparentemente meno nociva, come l’ipotesi che le alte temperature raggiunge e le altre sostanze, come gli additivi, contenute oltre alla nicotina potrebbero provocare danni al DNA, contribuendo all’insorgere di altre patologie.

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