Omicidio Varani: Marco Prato si è suicidato in cella. “Sono innocente”

Oggi si sarebbe tenuta l’udienza del processo per Marco Prato, accusato di aver ucciso Luca Varani durante un festino romano di sesso estremo e droga. Durante il giro di ispezione nel carcere di Velletri, il corpo di Prato è stato ritrovato con un sacchetto di plastica in testa. Si è suicidato con una bomboletta di gas, è morto per asfissia. La Procura sta indagando ora per istigazione al suicidio contro ignoti. Da verificare anche se lo stato di detenzione di Prato fosse compatibile con le sue condizioni psicofisiche.

Secondo lo psichiatra della Asl che lo aveva in cura non c’era alcuna avvisaglia di suicidio. “Visitato con regolarità dallo psichiatra dal 14 febbraio – si legge nella relazione inviata al Dap –  che ha effettuato le visite a cadenza settimanale non solo per il monitoraggio della terapia farmacologica in corso ma anche per colloqui di sostegno. Durante le valutazioni cliniche non sono state riferite intenzionalità anticonservative. Umore riferito come non depresso”  L’ultima visita risale al 16 giugno 2017.

Prima di togliersi la vita Marco Prato ha lasciato una lettera: “Non ce la faccio a reggere l’assedio mediatico che ruota attorno a questa vicenda. Io sono innocente. Su di me tante menzogne“. Spiega così le motivazioni che lo hanno portato a questo gesto estremo e chiede anche un medico per suo padre, nel momento in cui gli venisse data la notizia della morte.

Manuel Foffo, complice nell’omicidio Varani, ha già avuto la condanna a 30 anni con rito abbreviato per sevizie e omicidio. Prato invece aveva proceduto con il rito ordinario. Era stato carcerato da subito a Regina Coeli a Roma nel reparto destinato a chi avesse commesso reati sessuali, e spostato poi da poco a Velletri.

Sul rischio suicidio ci sono pareri discordanti. Prato aveva già in passato tentato di togliersi la vita: la prima volta nel 2011 dopo lai fine di una relazione amorosa, poi subito dopo l’omicidio, nella stanza d’albergo dove si era rifugiato e dove aveva già lasciato dei biglietti di addio.

Non si può scordare che i due sono stati accusati di un omicidio cruento: Luca Varani fu ucciso a colpi di martello e con oltre cento coltellate il 4 marzo 2016 nel corso di un festino a base di sesso e droga in un appartamento nel quartiere Collatino, periferia est di Roma. Secondo l’accusa Prato e Foffo avevano svolto una specie di macabro casting per la scelta della vittima, era tutto premeditato.

 

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