Omicidio Garlasco: non è di Stasi il Dna trovato sotto le unghie di Chiara

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Alberto Stasi può nuovamente urlare la sua innocenza. Sotto le unghie di Chiara Poggi è stato rinvenuto un profilo Dna non appartenente a quello del suo fidanzato del tempo. Stasi ora sta scontando in carcere per l’omicidio avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007. La nuova perizia di parte è stata comunicata dalla madre di Stasi e riguarda le analisi condotte da un famoso genetista su incarico degli avvocati dello studio Giarda che hanno utilizzato una società di investigazioni milanese. Se i dati venissero confermati si procederebbe alla riapertura del caso. Secondo le indagini il Dna, come da intervista rilasciata al Corriere della Sera, appartiene ad una persona di sesso maschile e probabilmente potrebbe appartenere a uno dei giovani della cerchia di amicizie di Chiara.

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Elisabetta Ligabò, madre di Aberto, presenterà un esposto chiedendo la revisione del processo: “Mai e poi mai Alberto avrebbe potuto uccidere Chiara. Si amavano e avevano progetti in comune. La sera prima erano andati a cena insieme. Di lì a poco sarebbero partiti per le vacanze. Erano felici, uniti, erano spensierati, vivevano con la gioia e la fiducia nel futuro tipica dei giovani fidanzati. Alberto stava per laurearsi e se c’era una persona che più di ogni altra lo spronava e gli dava forza, che lo incoraggiava e lo appoggiava, quella era Chiara. Amo mio figlio, l’avrei amato anche da colpevole ma chi sa del delitto ha continuato a non parlare e a stare nascosto, scegliendo il silenzio, un silenzio terribile, asfissiante, un silenzio atroce che ha coperto e depistato. Così facendo non ha reso giustizia a una ragazza morta e, allo stesso tempo, sta uccidendo una seconda persona“. Il figlio ora, invece, è in carcere a Bollate dopo la condanna definitiva a sedici anni e due assoluzioni.

La madre continua: “Non ha ammazzato Chiara. E se finora era una convinzione, adesso è una certezza: quella persona deve spiegarmi la presenza del suo Dna sotto le unghie della ragazza. Lo deve a me, lo deve ai genitori di Chiara, lo deve a tutti“.

Intervista su Il Corriere della Sera

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