Nuovi casi di #Legionella nel milanese. Nuovi controlli negli impianti a #Bresso

Altri due casi di Legionella fanno salire a 48 le persone che hanno contratto il batterio a Bresso. Lo comunica l’Ats Città Metropolitana di Milano, indicando anche i due ospedali che hanno ricoverato i nuovi pazienti all’Ospedale Bassini e al Niguarda. Per questa epidemia sono morte nelle ultime settimane tre persone, da notare però che si trattava di anziani già debilitati (94, 94 e 84 anni). Al momento al Laboratorio di Prevenzione di Ats sono in corso di analisi 454 campioni prelevati presso 42 abitazioni e 38 siti sensibili di Bresso.

Molte delle persone che si sono ammalate sono già state dimesse dall’ospedale o comunque in fase di miglioramento. Si tratta ora di controllare nel 400 condomini appartenenti a tutti gli impianti condominiali di Bresso, come specifica Simone Cairo, il sindaco della cittadina milanese.

“La situazione rimane complessa, tre nostri concittadini hanno perso la vita per le complicazioni arrecate dal batterio e, ad oggi, ancora diversi malati sono ricoverati presso gli ospedali”, ha spiegato.  “Questa attività, unica in Italia, è giustificata dalla situazione che stiamo vivendo; verrà realizzata secondo protocolli condivisi con Ats e sarà perfezionata con le analisi in corso negli appartamenti delle persone ammalate – ha aggiunto il primo cittadino – Con questi controlli la maggioranza dei cittadini di Bresso conoscerà lo stato degli impianti del proprio condominio rispetto alla presenza del batterio della legionella e lo studio della nuova mappatura permetterà di gestire il rischio anche in assenza di casi conclamati”.

Nel 2014, in questa stessa zona, erano già stati riscontrati casi di infezione da batterio. Si tratta della Legionella pneumophila, un batterio gram negativo. La legionellosi si presenta come una polmonite grave che può comportare altre patologie d’organo che possono in ultima analisi condurre alla morte del paziente. L’infezione parte dall’acqua, ma non quella bevuta. Si tratta di una infezione per vie respiratorie e quindi si viene contagiati quando c’è l’inalazione dell’acqua, spesso stagnante, attraverso la doccia, le terme, ma anche l’acqua che scorre nel rubinetto e che “respiriamo” standoci al di sopra ad esempio. I casi aumentano in estate proprio per l’utilizzo maggiore di impianti che ne provocano la diffusione come l’aria condizionata. Sopra i 60 gradi la legionella è inattivata.

 

 

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