MIUR: al via la sperimentazione per i diplomi in 4 anni

Siamo ancora in piena estate alle prese con temperature piuttosto alte, e mentre molti si godono le vacanze, manca ancora poco più di 1 mese all’avvio del nuovo anno scolastico, che vedrà il rientro tra i banchi di scuola di migliaia di studenti, ma è proprio in questi giorni che arrivano importanti conferme su future rivoluzioni legate alla scuola, con l’inizio di importanti sperimentazioni che nei prossimi anni potrebbero cambiare radicalmente le scuole superiori del nostro paese.

Il progetto che il Ministero dell’Istruzione ha presentato in questi giorni era già stato annunciato in precedenza, ma finalmente è stato approvato attraverso un decreto firmato dalla ministra Valeria Fedeli, che prevede la sperimentazione dei diplomi in 4 anni per licei e istituti tecnici che decideranno di aderire all’iniziativa, ma solo dopo aver presentato progetti adeguati che dovranno essere approvati da una commissione creata appositamente.

L’idea era stata presentata, inizialmente, dall’ex ministro Stefania Giannini, e adesso è stata ripresa con il decreto firmato da Valeria Fedeli, l’attuale Ministro dell’Istruzione, dando ufficialmente inizio alle sperimentazioni che partiranno dall’anno scolastico 2018-19, e permetteranno agli studenti di licei e istituti tecnici che decideranno di aderire, la possibilità di concludere il proprio percorso di studi in 4 anni invece di 5, finendo quindi entro i 18 anni.

Dall’1 al 30 settembre le scuole potranno presentare i progetti per partecipare alla sperimentazione aperta inizialmente a 100 classi (una per ogni scuola selezionata), ma sarà necessario che i progetti rispondano a dei criteri di innovazione che richiederanno una rimodulazione del piano di studi, l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle attività di laboratorio e l’adozione del metodo Clil, che prevede l’insegnamento di almeno una materia esclusivamente in lingua straniera.

Da quanto confermato dal decreto, tuttavia, il piano di studi dovrà garantire, entro i 4 anni, il raggiugimento degli obiettivi di apprendimento previsti nel percorso scolastico per tutte le materie, e per rendere possibile tutto ciò potrebbe essere necessario anche incrementare l’orario scolastico. In ogni caso un Comitato scientifico avrà il compito, anno dopo anno, di valutare i progressi fatti dal nuovo progetto di innovazione, offrendo valutazioni che serviranno a migliorare il programma di formazione. Verranno creati anche dei Comitati regionali che avranno il compito di valutare l’andamento delle singole scuole che parteciperanno alla sperimentazione, inviando relazioni annuali al comitato nazionale.

L’obiettivo del nuovo progetto è quello di adeguarsi alle misure già adottate in altri paesi europei come Regno Unito, Germania e Francia, che consentono già ai propri studenti di completare la scuola superiore nell’arco di quattro anni.

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