La Maleducazione costringe anche a questo… “per contrastare le cacche e le pipì sotto casa”

Mi sono imbattuto questa mattina in una strada dove ho potuto vedere una situazione che è difficile definire. Da un lato c’è piena solidarietà con quanto un signore è stato costretto a fare. Un paradosso sociale. Mettere dei cartelli di monito, ma anche di richiesta, di supplica di rispetto per chi di li a pochi metri ci vive.  Davanti alle finestre di casa sua  (pian terreno) chi porta a spasso i cani alle prime luci dell’alba, o nella notte inoltrata lasciava che il proprio compagno a quattro zampe potesse lasciare le proprie deiezioni, andandosene indisturbato.

Apro parentesi: questa pratica avviene purtroppo in ogni strada della città. Per quanto ci siano norme specifiche che impongano ai padroni di raccogliere le defecazioni dei propri cani, la maggior parte delle persone lascia depositare  quanto naturalmente prodotto, infischiandosene del prossimo. Molte volte è capitato di schiacciarne per la poca visibilità notturna o semplicemente perché non ci si aspetterebbe di dover fare dello slalom sui marciapiedi.

Tornando alla nostra vicenda, le varie pipì e cacche depositate sul marciapiede avanti casa, lasciano cattivi odori che inevitabilmente entrano attraverso le finestre.

Nella via percorsa stamane – quartiere Bene di Roma – proprio vicino la Centralissima Piazza Fiume, un dolcissimo papà (oltre che inquilino del palazzo, al piano terra) ha messo un enorme cartellone dove richiede espressamente il rispetto di banalissimi comportamenti, per non danneggiare chi vi abita innanzi. Ha messo un cartello, che riporta la norma di legge, Ha costruito e applicato sul muro del palazzo un vero e proprio Murales in cui richiede, sfruttando l’immagine della sua piccola bambina, un po’ di rispetto ed educazione e senso di civiltà. Sopra la finestra, infine, ha posto una telecamera con avviso della sua presenza.

Lodevole la sua iniziativa. Ha passato mesi e mesi a pulire i marciapiedi, per arrivare – infine a questa soluzione. In questa sua battaglia è sostenuto dal suo condominio. In effetti c’è anche il rischio che gli facciano una contravvenzione. Il murales  è molto grande, più di  due metri, è sporgente e si vede bene e può essere considerata a tutti gli effetti, una affissione abusiva.

Mi auguro non gli facciano una multa. In realtà rivendica solo un proprio spazio, la propria aria che possa essere libera dia deiezioni e pipì varie.

Normativa del Comune di Roma:

Codice di comportamento dei proprietari dei cani nei luoghi aperti, giardini, parchi e aree pubbliche ai sensi dell’art. 30 (comma 1, 2, 3), art. 31 (comma 1, 2) e art. 34 (comma1, 2, 3) del Regolamento sulla tutela degli animali Accesso ai giardini, parchi ed aree pubbliche, luoghi privati

Raccolta deiezioni

1. I cani, per i bisogni fisiologici, devono essere condotti negli spazi di terra in prossimità di alberi, negli spazi verdi ed in prossimità degli scolatoi a margine dei marciapiedi. In ogni caso i proprietari o i detentori sono tenuti alla raccolta delle feci emesse dai loro animali, in modo tale da evitare l’insudiciamento dei marciapiedi, delle strade e delle loro pertinenze.
2. Tale obbligo deve essere rispettato anche nelle aree attrezzate dei parchi pubblici, o altre aree ritenute idonee, destinate alle attività motorie, ludiche e di socializzazione degli animali. A tal fine gli accompagnatori dei cani debbono essere muniti di palette ecologiche o altra attrezzatura idonea all’asportazione delle deiezioni. Sono esentati i non vedenti accompagnati da cani guida e particolari categorie di portatori di handicap impossibilitati alla effettuazione della raccolta delle
feci.
3. Non è ammesso lasciar defecare i cani nel raggio di metri cento dalle aree attrezzate per il gioco dei bambini.

La necessità di condividere, di coccolare ed essere coccolati, come anche l’esigenza di prendersi cura ed avere riconosciuta, con festosa allegria, l’amore, di chi ti accoglie sempre con affetto, un cane ad esempio,  ha riempito le nostre case di animali domestici.  A volte la pet terapia è una lodevole forma di terapia,  atta a metter in relazione persone con particolari patologie ed animali. A volte un cane è una compagnia. Nascono sistemi di comunicazione alternativi alla parola. Il cuore, la sensibilità d’animo si  riscoprono. Molte  attenzioni che le persone hanno perso riemergono.  Gli animali danno libero sfogo alla possibilità di giocare o al riscoprirsi amorevoli, riconoscenti e comunque, ad un punto in reciproca dipendenza. Gli animali possono essere tutto ciò che di bello e brutto il nostro mondo ci fa perdere. La semplicità e la vera fedeltà.

Però i cani vanno curati ed educati, così come i loro padroni. Avere un cane può essere un’esperienza che migliora, ma il miglioramento dovrebbe riguardare anche tutti i comportamenti dei padroni dei cani.  Usare la museruola in presenza di altra gente. Tenere il cane al guinzaglio nei posti pubblici. Magari poi, fargli fare la cacca lontano dalle finestre dove vive la dolce Giulia,

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