La madre gli toglie il computer e lui si butta dalla finestra #hikikomori

Nuova lite in casa e la madre ha tolto la tastiera del computer dalle mani del figlio di 19 anni. Per reazione lui prende e si butta dalla finestra, dal quinto piano della loro abitazione. Un caso avvenuto a Torino, nel quartiere Mirafiori. Il giovane è ora ricoverato in prognosi riservata ed è in condizioni gravissime all’Ospedale CTO torinese. La sua ossessione per il computer scaturiva dalla sindrome di hikikomori da cui è affetto. Un termine giapponese che significa proprio isolarsi, cosa che avviene a molti giovani che si rinchiudono nella propria stanza evitando i rapporti reali con l’esterno.

Il Corriere Torino ha fatto sapere che il ragazzo non usciva di casa ormai da anni, smettendo di studiare e senza aver cercato lavoro. Vive da solo con la mamma in un quartiere popolare di Torino, dopo che il padre è andato via di casa e la sorella è andata a vivere con il fidanzato. “Stava al computer dal mattino alla sera, e quando la madre gli diceva che doveva smettere, a volte le alzava le mani“, così ha dichiarato in una intervista una vicina di casa. La Prognosi è riservata, il ragazzo ha riportato politraumi multipli: faccia, cranio, vertebre. “Meno male che non l’ho visto cadere – ha dichiarato una vicina – Erano le 15.30 e ho sentito piangere una bambina. Ero a letto, non mi sono voluta alzare. Poi dopo un po’ il pianto non smetteva e ho pensato: ma chi è che non fa smettere sta bimba? Ho capito dopo che era la madre, quando l’ho vista rannicchiata, piccolina. Non riusciva a smettere. E meno male che non ho visto il volo, perché ho sentito il tonfo, fortissimo. Cinque minuti prima ero affacciata alla finestra. Aveva alzato le mani sulle madre già di mattina, sempre per il computer. E oggi pomeriggio di nuovo. Era sempre al pc, dal mattino alla sera. Infatti io non l’ho mai visto in vita via. La prima volta è stato oggi. Quando sono scesa giù e il corpo era per terra“.

Di seguito il fenomeno Hikikomori spiegato dal Professor Ugo Sabatello:

Non stava bene la mamma, era depressa e aveva bisogno di cure, ma non penso che le avesse – ha dichiarato un’altra vicina –  È così come lei era il figlio. Io non lo so se a 19 anni si può morire così. Anche io ho un figlio di 23 anni e ci litigo sempre. Se ci penso mi viene da piangere“.

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