Il “fenomeno Zecche” sempre più diffusa In Italia e Centro Europa

Le passeggiate all’aria aperta, in campagna o sui monti sono qualcosa che fa bene a mente e corpo. Quest’anno le abbondanti piogge è la bellissima molteplice infiorescenza ha portato tante specie di animaletti  a rincorrersi sui tanti e  fiori. Prati e distese coloratissime di montagna, come non si vedeva da anni. Tra i tanti  esserini viventi che ci sono, c’è pure una specie niente affatto simpatica, la zecca. Si posiziona sugli estremi delle piante in attesa delle proprie vittime. E’ un parassita (appartiene agli Aracnidi) che si nutre di sangue.

Stiamo parlando proprio di colei che potremmo ritrovare sui nostri amici a quattro zampe, che però  ultimamente si è molto diffusa in tutta l’Europa centro-meridionale, in particolare in Austria, Germania, Francia, Italia e paesi Balcani. Non è una presenza da sottovalutare, ma anzi qualcosa che può diventare cosa molto pericolosa per la nostra salute.

Il suo modo di muoversi nelle vittime è tremendo. Punta ad introdursi con il proprio morso all’interno dell’Ospite e nutrirsi del sangue. L’organismo non si accorge di quella che può essere avvertita come una puntura, per un sistema di anestetico presente.

Attenzione però, il suo morso può avere delle ripercussioni sulla nostra salute, anche gravi. La zecca va rimossa  immediatamente. Non va schiacciata (perché può infettare), va estratta con delle pinzette senza lasciare residui.

L’infezione si manifesta dapprima come un rossore, che a volte scompare e diventa silente. Riemerge a distanza di qualche tempo con un malessere diffuso, stanchezza, linfonodi ingrossati e febbre. Il batterio può prendere le sembianze di Borrelia (o malattia di Lyme) e si diffonde lentamente, ma inesorabile. (ed è solo il primo esempio).Salta il  sistema immunitario. Basta – se riconosciuta  dall’infettivologo – un antibiotico specifico, un po’ di pazienza e con un paio di settimane scompaiono tutti i sintomi.

In Italia sono presenti, molto diffuse, in  Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia.

Malattie trasmesse dalle zecche

  • l’encefalite da zecca o Tbe (causata da un virus)
  • la malattia di Lyme, causata dal batterio borrelia (già menzionato)
  • la rickettsiosi (trasmessa principalmente dalla zecca dei cani)
  • la febbre ricorrente da zecche
  • la tularemia
  • la meningoencefalite da zecche
  • l’ehrlichiosi.

In Friuli venezia Giulia c’è la possibilità di vaccinarsi gratuitamente contro la Tbe (Tick Borne Encephalitis), il virus della meningoencefalite da zecca.

Un servizio rivolto a chi vive e lavora all’aria aperta e che è più soggetto a rischio infezione.  Ci sono categorie più esposte come agricoltori, guardie forestali, giardinieri, cacciatori. I sintomi, sempre quelli : febbre, stanchezza, mal di testa, dolore muscolare e nausea Nei casi più gravi la malattia può coinvolgere il sistema nervoso centrale provocando sintomi neurologici a lungo termine e, in alcuni casi, anche la morte.

«L’encefalite da zecca si può prevenire attraverso una semplice vaccinazione, efficace e sicura. Si tratta di una profilassi consigliata a chi vive o visita zone considerate a rischio: bambini e adulti, a chi pratica professioni a contatto con la natura o chi le frequenta per sport e turismo».

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