Fatto a pezzi e seppellito in un garage: la vera fine di Vincenzo Ruggiero [video]

Non è ancora chiaro come sia avvenuta la morte di Vincenzo Ruggiero, ma certo è che Ciro Guarente, dipendente della Marina militare, durante un litigio, lo abbia fatto a pezzi dopo averlo cosparso di acido cloridrico e murato in un garage in via Argine a Ponticelli insieme ai rifiuti. Guarente aveva poi confessato dopo l’omicidio del 7 luglio,  di averlo spinto durante il litigio facendogli così battere involontariamente la testa che lo ha portato alla morte. Secondo la sua confessione, preso dal panico, avrebbe chiuso il cadavere in una valigia lanciata poi in mare dalla riva. L’ipotesi del mare era comunque da scartare visto che il corpo sarebbe poi riemerso da qualche parte visto che era stato lasciato non lontano dalla riva.

Nonostante tutto le ricerche in mare erano state avviate senza alcun buon esito fino a quando anche senza la verità da parte dell’assassino, il corpo o quel che ne resta è stato ritrovato. Sono state utilizzate varie riprese a circuito chiuso che hanno portato le indagini nel luogo del macabro ritrovamento, riprendendo l’assassino mentre trascinava una pesante valigia dove era stato messo il cadavere. Probabilmente ha cercato di sciogliere il cadavere nell’acido per poi murarlo senza però portare a termine la sua idea.

Si attende ora la conferma definitiva con il test del dna sul cadavere. Il movente sembra sia di origine passionale: Guarente sarebbe stato geloso di Vincenzo a causa di un trans, Heven Grimaldi,  di cui era ossessionato e con cui aveva avuto una storia e che viveva con il 25enne.

Il caso della scomparsa di Vincenzo era stato trattato anche a “Chi l’Ha visto?” con il video di sua madre:

E il video messaggio della Grimaldi su facebook: https://www.facebook.com/profile.php?id=100009112010646

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