Farmaci in vacanza: attenti alle restrizioni dei singoli paesi per capire quali mettere in valigia evitando sanzioni

Ci siamo. Il periodo estivo che spinge milioni di persone a godersi qualche settimana di meritata vacanza è già iniziato per qualcuno ma per molti altri è alle porte, e sono tante le persone pronte a partire per altri paesi preparando le valigie e scegliendo con cura cosa portare in vacanza, una fase che precede la partenza e che generalmente richiede tempo e attenzione. Una cosa che per molti non può mancare anche in vacanza sono, ovviamente, i medicinali.

Che si tratti di semplici farmaci da banco che possono venire in aiuto in caso di fastidiosi mal di testa o dolori di varia natura, o di terapie mediche salvavita, è importante scegliere con cura. E proprio nel caso in cui si decida di visitare paesi lontani con leggi diverse rispetto all’Italia che può rivelarsi una decisione saggia conoscere in anticipo eventuali restrizioni. Un farmaco da banco che in Italia viene venduto senza problemi, in un altro paese potrebbe rientrare nella lista dei medicinali da controllare. E averlo in valigia potrebbe costare non solo una sanzione, ma conseguenze più serie.

A porre l’attenzione sulla questione è il Foreign and Commonwealth Office del Regno Unito, che consiglia ai viaggiatori di informarsi prima di partire, su quali medicinali è consentito mettere in valigia a seconda del paese di destinazione. Ecco alcuni esempi di quanto appena detto. In Giappone sono vietati i medicinali che contendono pseudoefedrina, sostanza che in Italia può essere trovata nei decongestionanti nasali venduti spesso come farmaci da banco.

In paesi come gli Emirati Arabi Uniti e la Grecia sono considerati illegali medicinali che contengono oppiacei o codeina, mentre in Indonesia analgesici, sonniferi e persino medicinali per il trattamento del deficit da attenzione rientrano nella lista di farmaci illegali. In paesi come appunto l’Indonesia e anche la Cina, inoltre, è consentito portare questi medicinali ma solo con ricetta medica. E’ necessario, tuttavia, che le dosi trasportate coprano esattamente il periodo della vacanza. In caso contrario il rischio è di affrontare conseguenze di vario genere. Dal sequestro dei farmaci, sanzioni fino a comprendere addirittura denunce penali e, quindi, la prigione.

La questione è certamente delicata, ed è per questo che prima di partire la cosa migliore da fare è rivolgersi al proprio medico per scoprire quali medicinali sono consentiti nei paesi in cui si è deciso di trascorrere le vacanze, per evitare conseguenze spiacevoli.

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