Diritto all’acqua potabile: il vero amore di oggi lo possiamo dimostrare con l’adozione a distanza

Quando abbiamo sete ci basta aprire il rubinetto e bere, o prendere una bottiglietta di acqua ai distributori automatici o al bar. Niente di più semplice nella nostra vita. Proprio per questo spesso diamo poca importanza a questo bene infinito, lasciandola scorrere per ore senza preoccuparci che così facendo la stiamo sprecando. E senza renderci conto che non è così per tutti e che per molte persone non è possibile l’accesso all’acqua potabile in modo sicuro.

Sembra assurdo che sia così perché acqua è proprio sinonimo di vita e per questo motivo, il diritto all’acqua potabile è affermato dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Un diritto negato dietro al quale esistono persone vere tra cui anche donne e bambini: ActionAid porta avanti diversi progetti per garantire il diritto all’acqua potabile. Proprio per questo entra in gioco insieme a GUD che ha realizzato delle bellissime vignette di sensibilizzazione. Sensibilizzazione necessaria visto che quasi nessuno di noi sa che circa tre persone su dieci, pari a più di due miliardi, non hanno accesso all’acqua nella propria abitazione; di questi, 844 milioni di persone non riescono ad avere accesso nemmeno all’acqua potabile necessaria per il mero sostentamento dell’organismo. Circa sei persone su dieci, pari quindi a quattro miliardi e mezzo, mancano totalmente di servizi igienico-sanitari sicuri. (secondo i dati: Who/Unicef 2017). I luoghi più colpiti sono  i Paesi più poveri del mondo e in particolare l’Africa subsahariana dove un terzo della popolazione ancora non ha accesso all’acqua potabile nonostante i progressi che si sono fatti negli ultimi anni.

Il perché di questo forte disagio va ricercato sia nella terra stessa, arida, con ricadute anche sull’agricoltura e sulla possibilità di trovare cibo. Le conseguenze vanno anche oltre, con l’aggravarsi di malattie dovute proprio al dover attingere ad acque non sicure con rischi fortissimi sulla salute. E l’acqua potabile? Spesso si trova a ore di cammino dalle proprie case, anche a giorni di distanza da percorrere a piedi. Un compito che spetta ai bambini che devono così smettere di essere tali per prendersi responsabilità più grandi di loro. Niente scuola, niente gioco, ma lunghe camminate per andare a procurare l’acqua per la propria famiglia, come ci viene raccontato nelle vignette dove la protagonista è proprio una bambina che racconta come si svolge la sua vita.

L’unica soluzione per avere acqua potabile nei paesi africani sarebbe quella di estrarre l’acqua dal sottosuolo dove si troverebbe facilmente,. Servono però i pozzi o i sistemi che possano portare l’acqua potabile alle popolazioni che non possono costruirli.

Il nostro aiuto è semplice, attraverso l’adozione a distanza che aiuterà le condizioni di vita di una intera comunità dove vive il bambino o la bambina che verranno sostenuti in adozione a distanza.

Nella giornata di oggi, ricordiamo che San Valentino è la festa sì degli innamorati, ma anche dell’amore a 360°. L’amore che possiamo dare ai nostri figli e l’amore che possiamo dare ai bambini in generale. In giornate come queste il pensiero deve andare, come sempre, ai piccoli meno fortunati, quelli che possiamo aiutare con l’adozione anche a distanza. Un modo per festeggiare San Valentino ogni giorno o dell’anno, sapendo che il nostro amore arriverà lontano, dove davvero serve!

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