Auguri Sottoveste: il capo di seduzione compie 70 anni!

In tutti gli anni dalla sua creazione non ha praticamente cambiato stile. Stiamo parlando della sottoveste, conosciuta sin dal sedicesimo secolo per ridurre il girovita di chi la indossava o sagomare la gonna, la sottoveste non ha conosciuto quasi alcun cambiamento di stile lungo il corso degli anni. E’, infatti, solo nel 1947 che i mass media iniziano a parlare di “rivoluzione della biancheria” con la sfilata di Marcel Rochas che apre con una modella che indossa una cortissima sottoveste di raso bianco e un corpetto di pizzo nero.

Sono passati 70 anni da quel momento e da allora l’evoluzione c’è stat nella ricerca di nuovi tessuti più per rendere questo capo di abbigliamento seduttivo ma anche comodo. A confermarlo vente-privee, pioniere e leader mondiale nel settore delle vendite-evento online, che registra anche nel 2016 un andamento positivo nel comparto biancheria intima con una crescita del 15% del settore grazie anche all’alta qualità e all’ampia offerta proposta che consente di accontentare tutti i suoi soci nel trovare la proposta più in linea con il proprio stile personale.

Senza contare poi che questo capo di abbigliamento ora non è più un tabù da tenere nascosto sotto agli abiti, ma un vero e proprio capo di abbigliamento da mostrare. Dalle passerelle l’ultima tendenza è proprio lo “stile pigiama” entrato a pieno diritto nel guardaroba da giorno, da indossare in ufficio ma anche all’ora dell’aperitivo grazie al suo essere versatile se giocato con i giusti accessori o spezzato, trasformandosi ad esempio in una camicia inconsueta sotto il maglione o in morbidi pantaloni abbinati ad una giacca. Sul versante femminile la “tendenza pigiama” è più che conclamata, ma finalmente anche l’uomo sembra iniziare a vestire più comodo, sentendosi a suo agio, senza smettere di essere curato e alla moda. Infatti anche se ad acquistare indumenti underwear su vente-privee sono soprattutto donne (75%) di età compresa tra i 35 e i 44 anni di media estrazione sociale (42% del totale), tuttavia il carrello degli acquisti maschile è aumentato del 13% nel 2016.

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