11 Novembre, #FestadiSanMartino, la Festa dei Cornuti, Festa del Vino Nuovo

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L’11 novembre si festeggia San Martino. San Martino è protettore dei soldati ma anche dei Cornuti.

L’11 novembre è anche il giorno della “Estate di San Martino” il periodo del Vino Nuovo…


L’episodio storico più famoso che si associa a questo personaggio è quello legato alla vicenda del Mantello: Martino, che era un militare,  incontra un mendicante seminudo.

Il suo gesto di solidarietà, con parte del proprio mantello donato per proteggere l’uomo dal freddo fu il gesto della sua identificazione, della sua santità. Lui era un militare romano non cristiano e che quella notte sognò che Gesù raccontava agli angeli che lui lo aveva coperto col suo mantello… Al suo risveglio Martino trovò il suo mantello integro. Il mantello miracoloso venne conservato come reliquia ed entrò a far parte della collezione di reliquie dei grandi santi di Gallia. La leggenda narra che dopo questa “avventura” decise di farsi battezzare e che nel tempo divenne Vescovo di Tours, dove l’11 Novembre morì.

La tradizione Goliardica racconta di una crudele  consuetudine che si consumava e ripeteva ogni anno la notte prima della ricorrenza dell’11 novembre. Sulle porte di coloro sui quali incombeva tale titolo – a ragion veduta o meno – i cosidetti  “cornuti e contenti”  venivano poggiate delle vere e proprie ghirlande di fiori e mortazza, nastri,  cornetti, poesie e prese in giro  e sulla soglia, farina di polenta o sabbia che indicava l’abitudine a solcare l’uscio da parte di altri estranei alla casa. Questo comportava, nella Roma del ‘700 -‘800, furibonde liti e spesso accoltellamenti.  Altra tradizione più recente  è quella di regalare a tutti gli uomini  per tradizione, un corno portafortuna. <<Perché questi corni devono essere o regalati o si devono rubare per portare veramente fortuna>>. Ad oggi, spesso e volentieri, il tutto si manifesta con simpatici auguri, scambi di e.mail o whatsapp a ricordare – a chi magari neppure conosce tale ricorrenza.

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L’11 Novembre è San Martino, la leggenda vuole  che questo giorno sia anche chiamato L’estate di San Martino, perché si dice che sia il giorno più tiepido e più soleggiato dopo le prime gelate autunnali.

E’ questo periodo che si può iniziare ad assaggiare il vino Nuovo, accompagnato con carne alla brace o zuppe di cereali e castagne. In Germania, tradizionalmente, è da questa data che iniziano i preparativi al Natale, con luminarie e festoni per le vie, con addobbi e preparativi  per le prossime festività.

San Martino, Giosuè Carducci:

La nebbia agli irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
urla e biancheggia il mare;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir dè tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.
Gira sù ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,
Com’esuli pensieri,
Nel vespero migrar.

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