1 bambino su 5 cresce in casa con fumatori. A rischio la salute dei più piccoli

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Fumare sigarette è un’abitudine che purtroppo riguarda oltre 1 miliardo di persone in tutto il mondo, e purtroppo solo in Italia riguarda milioni di persone, che prendono il vizio in giovane età e continuano a mantenerlo per molti anni dalla prima sigaretta accesa, mettendo in serio pericolo la propria salute e anche quella degli altri a causa del fumo passivo.

L’ultimo rapporto ESPAD che ha coinvolto migliaia di studenti in 35 paesi d’Europa ha evidenziato un vero e proprio boom di baby-fumatori nel nostro paese, e sono proprio i più piccoli a correre i maggiori rischi provocati dal fumo delle sigarette. Si tratta  di un tema molto importante che interessa soprattutto quei genitori che non riescono (o non provano nemmeno) a liberarsi del vizio del fumo e che in questi giorni, a Roma, è al centro del Congresso nazionale della Società Italiana per le malattie respiratorie infantili.

Questo evento arrivato alla 20esima edizione coinvolge oltre 500 pediatri, ed ha l’obiettivo di fare il punto della situazione sui rischi per la salute che le sigarette possono inevitabilmente avere sui bambini, con dati certamente allarmanti che permettono di farsi un’idea di ciò di cui stiamo parlando. Secondo i dati sono 1 su 5 i bambini costretti a crescere in casa con fumatori, e questo ha inevitabilmente due conseguenze. La prima riguarda il fumo passivo che nei più piccoli si rivela pericoloso quanto l’inalazione diretta del fumo, mentre la seconda conseguenza riguarda il cattivo esempio che può spingere i più piccoli, una volta cresciuti ad accendere la prima sigaretta mantenendo il vizio per molti anni.

Partiamo dal primo punto. Il fumo passivo può avere effetti molto pericolosi nei bambini, contribuendo all’insorgere di malattie respiratorie. In particolare aumenterebbe del 43% il rischio di asma, una patologia che riguarda il 10% degli italiani. Altro dato allarmante è l’età a cui i giovani si avvicinano per la prima volta al fumo. Il 72.7% inizia a fumare tra i 15 e 20 anni e il 15.9% ammette di aver iniziato a 15 anni. La motivazione di ciò, per più della metà dei giovani fumatori, è attribuita principalmente alla cattiva influenza degli amici. In questo anche l’esempio dei genitori che fumano contribuisce a incentivare gli adolescenti ad avvicinarsi al fumo, e per questo sarebbe necessario quantomeno evitare di accendere sigarette in presenza dei più piccoli.

E’ bene sottolineare, tuttavia, come il fumo passivo non sia l’unica soluzione per evitare patologie respiratorie come l’asma, ma anche adottare uno stile di vita sano dedicando del tempo all’attività fisica e ad un’alimentazione bilanciata può avere grandi benefici non solo sulla forma fisica ma anche sulla prevenzione da malattie respiratorie.

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